In questi giorni la stampa regionalehadato ampiorisaltoalla notizia che il nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore dall’ 1 marzo, prevede la cancellazione di 12 trenia lunga percorrenza diretti a Milano e Torino. Appresa la notizia Franco Nisticò, anche dallatombasi saràrivoltatoe si augura che le sue battaglia per la non soppressione dei treni sulla linea jonicacontinua, pernonfar passare questo scellerato provvedimento di Trenitalia. Infatti il Comitato Pro Nisticò, ancora non costituito ufficialmente per problemi organizzativi, ha deciso di mettersi in contatto con il Comitato di Lotta della locride. Comitato cheinsieme aNisticò, ha condotto forte proteste, con blocchi dei binari, e della statale jonica 106, che in questi anni hanno sortito la non soppressione dei treni. Preoccupato, della notizia si era fatto portavoce, nell’ultima riunione dell’Unione dei Comuni, il consigliere Antonio Purri, che aveva sollecitato l’Ente a prendere posizione. «I motivi del provvedimento, sostengono alcuniesponenti del Comitato Pro Nisticò, sembra, sono i soliti: La ferrovia jonica è un ramo secco.Noi diciamoche è falso, i treni notturni diretti a Roma, Milano e Torino viaggiano al completo, e alcune volte le prenotazioni non si possono effettuare. Trenitalia batte cassa, Falso anche questo, perchè non vengono pubblicati gli introiti? Per questi motivi, sostengono i verticidi Trenitalia, i treni notturni a lunga percorrenza vanno cancellati dall’orario. In passato del problema si era occupata anche la finanziaria del governo Prodi, che aveva escluso la soppressione dei treni di collegamento con il nord Italia. Oggi, nel silenzio più assoluto complice il governo Berlusconi, delle istituzioni regionali, dei parlamentari calabresi il problema si ripropone in tutta la sua drammaticità». Pertanto, sostengono ancora, i rappresentanti del Comitato, dall’ 1 marzo 2010, Trenitalia sopprimerà 12 treni a lunga percorrenza. «Questo provvedimento, di una gravità inaudita, ancora unavolta andràapenalizzare le popolazioni calabresi. La Locride e la fascia jonica delSoveratese, chesono destinatearimanere isolati, tra l’indifferenza di una classe politica inetta, incapace di far sentire la propria voce, contro un governo che vuole far morire la Calabria. Quali saranno le ripercussioni della cancellazione di questi treni? f.l.
Il Quotidiano del 27.2.2010
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