Roma, 26 feb – “Assodato che gli manca il quid per essere leader di partito e ministro dell’Interno, ora è venuto il momento di chiederci se l’onorevole Alfano ci è o ci fa: spinge per un’integrazione del mondo islamico moderato o ammicca a quella parte di musulmani intolleranti che considerano infedeli da eliminare coloro che professano una fede diversa dalla loro?”, Lo afferma Domenico Scilipoti Isgrò, senatore di Forza Italia.
“Apprendiamo da ‘Il Giornale’ – spiega Scilipoti Isgrò – che il ministro dell’Interno ha presieduto recentemente la Consulta per l’Islam italiano, voluta dall’allora ministro Pisanu e ora stravolta nella sua composizione dall’ ‘estro’ dell’attuale capo del Viminale. Tra i nuovi componenti, infatti, ben sette appartengono all’Ucoii, l’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia. Secondo alcuni ex componenti della stessa Consulta – prosegue il senatore forzista – tale Unione è direttamente collegata ai Fratelli musulmani che, come è noto, non fanno mistero di voler applicare la Sharia e rappresentano l’Islam più estremista; persone, per intenderci, che predicano la poligamia, i matrimoni forzati, l’intolleranza religiosa e la disparità tra uomo e donna. Non a caso – osserva il parlamentare – in Egitto il generale Al Sisi le ha messe alla porta, mentre in altri paesi islamici sono estromesse dalla vita politica e dalle istituzioni. Pertanto – conclude – chiediamo al presidente del Consiglio qual è la linea del Governo italiano sull’integrazione dell’Islam nel nostro Paese: vuole continuare a privilegiare quello moderato o intende ammiccare agli estremisti, come sta facendo il suo ministro dell’Interno?”.