carabinieri32E’ accaduto nel week-end verso le ore 13.45, quando la pattuglia del Nucleo Radiomobile su segnalazione della Centrale Operativa interveniva in via Messina Marine dove era stato segnalato un furto in atto in un’abitazione privata.

Giunti sul posto, i militari dell’Arma provvedeva tempestivamente a circondare l’intera area della villetta, dove veniva notata la presenza di due giovani, uno indossava un giubbotto di colore rosso e l’altro un giubbotto di colore nero, mentre tentavano di scavalcare la recinzione della villetta in questione, al fine di guadagnarsi la fuga sulla spiaggia vicina.

I due venivano immediatamente inseguiti a piedi e bloccati grazie all’intervento di altre pattuglie giunte nel frattempo sul posto, pertanto sottoposti a perquisizione personale, ma con esito negativo.

Attesa la presenza di uno dei proprietari, si procedeva ad eseguire un sopralluogo all’interno della villetta, dove si accertava, che le persone fermate poco prima avevano sfondato la porta d’ingresso e dopo essere entrati nei locali, avevano rovistato l’intera abitazione mettendola a soqquadro ed ancora divelto un’altra porta in alluminio posta sul lato mare.

Per compiere quest’ultima operazione si erano serviti di una spranga di ferro che era posta dietro la porta come sicura.

I due presunti ladri, accompagnati in Caserma, si identificano in Nicotra Alessandro, nato a Palermo classe 1983 ed il 15enne F. s., tratti in arresto con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso, giustificando la loro presenza in quell’abitazione, “eravamo in cerca di un bagno”. Ma per tutta sorpresa vi erano i Carabinieri del Nucleo Radiomobile ad interrompere l’azione delittuosa.

Dell’avvenuto arresto, la competente Autorità Giudiziaria, disponeva il rito per direttissima di Nicotra Alessandro presso il Tribunale di Palermo, conclusosi con la convalida. Nel corso dell’udienza sono stati richiesti i termini a difesa, pertanto rimesso in libertà. Mentre per l’altro giovane complice, il Tribunale per i Minorenni di Palermo, disponeva la misura della custodia cautelare presso il Centro di Prima Accoglienza “Malaspina” di Palermo.

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