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Intende muovere i propri passi verso la creazione di un sistema di raccolta differenziata totale dei rifiuti l’Unione dei Comuni del Versante Ionico. L’idea – su indirizzo della giunta dell’ente, guidata dal presidente Antonio Corasaniti – è in questa fase sul tavolo del settore “Sviluppo del territorio”, guidato dal responsabile Orlando Donato, che dovrà predisporre uno studio relativo al sistema di raccolta differenziata includendo l’utilizzo dell’isola ecologica che l’ente intercomunale ha realizzato a Badolato.

Attualmente, i Comuni che fanno parte dell’Unione – Guardavalle, S. Caterina Jonio, Badolato, Isca Jonio, S. Andrea Jonio, San Sostene, Davoli e Cardinale – hanno ognuno un proprio sistema di gestione del servizio. L’intenzione della Versante Ionico, in fondo, è di tenere fede alla propria natura, che è quella di gestire in forma associata i servizi dei Comuni che ne fanno parte, con lo scopo di realizzare delle economie di scala e raggiungere un elevato livello qualitativo dei servizi. Il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani rientra proprio fra quelli fondamentali che per legge dovranno essere organizzati in forma associata. Anche sulla scorta di ciò, la giunta ha evitato tentennamenti, imboccando questa strada per garantire un miglioramento del servizio di raccolta e smaltimento dei “rsu” attraverso un servizio di raccolta differenziata totale e un contenimento dei costi, realizzando un progetto omogeneo che possa garantire un servizio efficiente per tutti i Comuni. Peraltro, il direttore operativo dell’Unione, Vincenzo Larocca, ha anche elaborato due progetti con relativi piani finanziari per la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento delle strade, finalizzato all’esternalizzazione del servizio. Progetti i cui numeri e dati torneranno utili per l’attuale procedimento in corso. In questo quadro si inserisce dunque l’isola ecologica pressoché ultimata a Badolato: la struttura è adatta alla realizzazione di un primo stadio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, con un’ampia serie di materiali conferibili. Tra l’altro, il Comune di S. Caterina ha già chiesto di poterla utilizzare, avendo attivato un servizio avanzato di raccolta differenziata.

Gazzetta del Sud – Francesco Ranieri

 

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