Love-todayLa donna ama i gesti e le parole legate alle consuetudini, all’uso locale o alla moda del momento. I fiori sono sicuramente uno dei mezzi più antichi e tuttora efficaci per dimostrare l’amore. Ma anche gli inviti a cena, specialmente se a cucinare è lui o l’invito è per un elegante ed esclusivo locale, sono mezzi efficaci di seduzione. Allo stesso modo i regali, specie se hanno il colore dell’oro o contengono quelle piccole brillanti pietruzze chiamate diamanti, sono capaci di arrivare al cuore della donna più coriacea e contribuiscono a farle capire l’amore provato dall’uomo.

Purtroppo però, anche in questo caso vi è il rischio di vedere lucciole per lanterne. Il luccichio d’un solitario non sempre, a ben guardare, è così intenso e puro come quello d’un immaginario e desiderato diamante!

Per lei sono fondamentali gli anniversari. In queste date fatidiche vede dei punti fermi della sua vita e del suo rapporto con la persona amata. “Lui mi ama. Si è ricordato del nostro primo appuntamento, del nostro primo bacio, della festa di San Valentino, del mio compleanno, dell’anniversario del nostro matrimonio”.

Per l’uomo per il quale gli anniversari, ma in parte anche i regali, hanno un’importanza modesta, le cose stanno in modo totalmente diverso. Anche per lui esiste il ricordo ed esiste l’evento, ma questo ricordo e quest’evento non sono necessariamente inseriti in un contesto di anniversari. Il giudizio dell’uomo per quanto riguarda l’amore della sua donna si avvale di altri elementi: “Io so che lei mi ama perché in questo periodo è stata carina con me; mi ha fatto un buon pranzetto, abbiamo fatto spesso all’amore; mi ha guardato dolcemente negli occhi; non è stata sgarbata; non mi ha fatto ingelosire né è stata seccante e irritante; accetta i miei hobby ed i miei bisogni; ha cura di me, dei nostri figli e della nostra casa; non mi sommerge di richieste o di lamentele”.

Al contrario: “Poiché lei è stata sgarbata, nervosa, irritabile, aggressiva, scontrosa, poco attenta ai miei bisogni, sempre pronta a chiedere o ha lamentarsi, vuol dire che lei non mi ama”. Come si vede, i punti di vista e le prospettive sull’essere amati o non risultano sostanzialmente diversi. Per la donna le manifestazioni d’amore sono legate a date e a comportamenti rituali ben precisi; per l’uomo è importante e decisivo, nel sentirsi amato, l’attuale complessivo comportamento della donna nei riguardi del suo benessere fisico e psicologico.

Un uomo, venuto per consultazione a causa d’una grave crisi di coppia, si lamentava della moglie definendola “una pazza isterica”. A dimostrazione della follia della consorte portava il caso dell’ultima lite che aveva provocato la rottura. “Dopo una giornata di lavoro, tornato dall’ufficio, entro in casa e, come al solito do a Franca, mia moglie, il bacetto di benvenuto. Mi siedo sulla mia poltrona preferita e le chiedo semplicemente cosa aveva preparato da mangiare per la sera. Lei, inviperita, prima mi guarda con astio, dritto negli occhi, come a volermi incenerire, poi sbotta a gridare mentre contemporaneamente si torce le mani e butta i piatti in aria ripetendo come un’ossessa: Tu mi chiedi cosa si mangia questa sera! Tu hai il coraggio di chiedermi cosa si mangia questa sera, stravaccato sul divano! Tu non sei un uomo… tu sei un verme schifoso”. Investito da quel fiume di contumelie, non riuscivo proprio a capire quale terribile peccato avessi commesso. Finalmente, quando non c’erano nel lavabo più piatti da rompere, piangendo e singhiozzando come fosse morta la sua mammina adorata, mi rivelò la tragica verità: mi ero dimenticato che quel giorno era il nostro anniversario di matrimonio e che lei, come tutti gli anni, si aspettava una “serata speciale”, con invito a cena in un ristorantino appartato. Tra l’altro, proprio per festeggiare questo anniversario era andata dal parrucchiere e si era già preparata ed agghindata, cosa che io non avevo affatto notato. Si aspettava inoltre che, come al solito, le portassi un mazzo di rose rosse. Ma io, dottore, con tutte le cose che avevo quel giorno per la testa potevo mai ricordare anche queste cose dell’anniversario, della cena e delle rose rosse?”

Dr. Emidio Tribulato – Neuropsichiatra e psicologo. Direttore del Centro Studi Logos di Messina

 

 

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