Tutto pronto a Roccella per la session invernale di Rumori Mediterranei, ribattezzata eloquentemente “A Jazzy Xmas” dalla direzione artistica firmata da Vincenzo Staiano e Paola Pinchera. Alle ore 18 presso l’ex convento dei Minimi, battesimo ufficiale con il ben affiatato Gegezz trio accreditato al pianista Gegè Albanese, quindi alle ore 21 doppio appuntamento presso l’auditorium comunale. Sul palco dapprima il progetto originale “Migrants”, nato da un’idea del compositore Nicola Sergio e del regista scenografo Nino Cannatà, che affronta il tema della migrazione, evolutosi da semplice cd a spettacolo vero e proprio. I due giovani artisti di origini calabresi, hanno condotto una ricerca appassionata sul fenomeno migratorio indagandone i complessi aspetti per poterlo narrare e rappresentare attraverso le loro sensibilità e i loro rispettivi linguaggi.
La musica di Nicola Sergio, contenuta nell’omonimo album è divenuta il perno su cui si svilupperà la performance curata e diretta da Nino Cannatà che sarà presentata in prima assoluta a Roccella. “Alle soglie del terzo millennio-ribadisce il regista- il fenomeno sociale più impressionante è la migrazione di enormi masse o piccoli gruppi di uomini, donne e bambini che, come onde di una marea umana, si spostano in ogni parte del mondo. Migrants sono oggi anche tanti giovani, fra cui gli stessi autori, che si spostano in nuovi territori per realizzare i propri sogni. Diversi dai Migrants di ieri ma con la stessa voglia di realizzarsi, di “liberarsi”, di far emergere le proprie idee e aspirazioni.”
Ospite speciale della serata per questa prima assoluta è il giovane migrante egiziano Mahmmoud Atiia, che come in una jam session con la musica e le immagini ripercorre la testimonianza del suo viaggio di rivalsa. Approdato un anno fa con un barcone proprio a Roccella dopo un delicato soccorso con il mare forte, Atiia oggi studia e svolge diversi lavori per sostenere la sua numerosa famiglia e per crearsi un futuro migliore.
Seguirà “Consonanti”, il nuovo quartetto di Giovanni Tommaso, uno dei nomi più autorevoli nella storia del jazz italiano. Del quartetto fanno parte due musicisti che hanno alcune caratteristiche in comune: la giovane età, il grande talento, la creatività, il percorso accademico (tutti e tre si sono diplomati al conservatorio), e la precoce maturità che li ha portati a guidare alcune formazioni a loro nome, tutte peculiarità difficilmente accomunabili. Al sax alto, Mattia Cigalini vera rivelazione del suo strumento, che in pochissimo tempo si è imposto sulla scena per il suo talento esplosivo e un sound originale e potente. Al piano il talentuosissimo Enrico Zanisi, alla batteria siederà Nicola Angelucci, uno dei migliori della nuova generazione. Poco più che trentenne ha già collezionato grandi collaborazioni con i nomi storici del jazz italiano e internazionale. Al contrabbasso, Giovanni Tommaso che, nonostante la sua lunga carriera – dagli esordi con il Quartetto di Lucca, la sua città, alle fortunate opportunità di suonare e registrare dischi con i grandi della storia del jazz come Sonny Rollins, Max Roach, Elvin Jones, John Lewis; dall’avventura del Perigeo ai vari quintetti di cui hanno fatto parte fin dal loro esordio jazzisti come Massimo Urbani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Roberto Gatto e molti altri – sembra mostrare una inesauribile vena creativa.
Il repertorio propone composizioni originali che Giovanni Tommaso ha scritto espressamente per questo progetto. Consonanti, il nome del quartetto, è stato scelto da leader per la convinzione che i componenti siano riusciti a trovare un terreno inedito d’intesa creativa, una vera “consonanza”.
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