Approvati tutti i punti in scaletta meno quello più “atteso”, la depurazione. La giunta dell’Unione dei Comuni del Versante Jonico ha così dato il via libera al bilancio di previsione, al piano formativo 2010 per i dipendenti dei Comuni e l’avvio delle procedure per la gestione associata del servizio di Polizia municipale. Ma quanto al “grave problema della depurazione che interessa i Comuni di Guardavalle, S. Caterina, Badolato, Isca e S. Andrea, l’organo esecutivo ha svolto un incontro che il suo presidente, Luigi Aloisio, ha definito «interlocutorio». All’incontro, già rinviato una prima volta per l’assenza di alcuni sindaci, hanno presenziato gran parte dei primi cittadini interessati assieme ad alcuni rappresentanti comunali. Sul piatto dell’incontro, un tema che ormai si sta caratterizzando come una “bomba ad orologeria” per il territorio. ogni giorno che passa, infatti, è un giorno sprecato per affrontare un tema cruciale per la salute, il turismo e l’economia in generale del basso Jonio. L’Unione dei Comuni ha di recente deciso la gestione “in proprio” del servizio ma ancora non tutti i Comuni hanno dato la loro adesione attraverso le apposite convenzioni. Nel corso della riunione di giunta, «si è deciso di dare ai sindaci – ha spiegato il presidente Aloisio – la possibilità di effettuare una verifica sul rapporto costi/benefici che il servizio può avere, anche alla luce dell’esperienza di alcuni Comuni capofila (vedi il modello Soverato). In questa analisi – ha aggiunto – si dovrà anche verificare se la gestione diretta da parte dell’Unione potrà dare soluzione alle esigenze dei lavoratori di Calabria Ambiente», quei lavoratori specializzati nel settore depurazione che nelle scorse settimane hanno occupato la sala consiliare dell’ente per protestare contro il “limbo” nel quale si trovano attualmente dal punto di vista occupazionale. La seduta è stata così aggiornata alle 15 di domani.
Gazzetta del Sud – Francesco Ranieri