In merito alle notizie stampa seguite alla pubblicazione delle statistiche sulla qualità della vita de “Il Sole 24 ore”, il vicesindaco e assessore al bilancio, Guido Signorino, ha precisato che: “Le statistiche sulla qualità della vita nelle province italiane pubblicate lunedì 1 dal Sole 24 ore hanno scatenato una ridda di commenti, in taluni casi anche un po’ improvvidi e poco avvertiti. È chiaro che il cattivo risultato di Messina e la perdita di tre posizioni restituiscono un quadro oggettivo di difficoltà, che tutti ben conosciamo e che non intendiamo in alcun modo sminuire o smentire. Ma le voci un po’ scomposte che hanno tentato di attribuire all’Amministrazione Accorinti questo risultato avrebbero dovuto leggere con un po’ più d’attenzione le statistiche che hanno commentato. La graduatoria del Sole 24 ore risulta dalla media sintetica di sei indicatori ”tematici” (tenore di vita, affari e lavoro, servizi-ambiente-salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero), ciascuno dei quali rappresenta a sua volta la media di sei indici ”specifici” che evidenziano aspetti dettagliati delle dimensioni che compongono. Sarebbe bastato leggere la data di rilevazione di ciascun indicatore per rendersi conto che, su 36 indici specifici, ben 21 recano data 2013, 5 risalgono al 2012, uno non è datato, uno (quello di Legambiente sulla qualità ambientale) è pubblicato nel 2014 ma su dati 2013, e solamente 8 sono relativi al 2014. Curiosamente, l’unica ”dimensione” con dati più aggiornati (il “tempo libero”, con 5 dati su 6 riferiti al 2014) vede Messina fare un grande balzo in avanti, passando dal 74° al 53° posto nella classifica. Ad ogni modo, tutti i dati relativi al 2014, se confrontati con il 2013, vedono Messina stabile (i cinema, 41° posto; la ristorazione, 92° posto; la sportività, 42° posto; le librerie, 50° posto) oppure in crescita (la casa, dal 67° al 65° posto; le imprese, dal 79° al 74° posto; la connettività, dall’85° al 41° posto). Anche l’ottava variabile 2014 è in crescita: si tratta del clima, che porta Messina dal 12° all’11° posto, ma è un po’ complicato poter dire: ‘non piove, Amministrazione brava!’ Naturalmente nessuno si sognerebbe di dire che il miglioramento o la stabilità delle sole variabili che riportano dati 2014 sia merito della giunta Accorinti, ma è allo stesso modo risibile il tentativo di attribuire all’Amministrazione l’evoluzione negativa di variabili registrate nel 2012 o nel 2013, quando la città era gestita da altri schieramenti o altri governanti. Piuttosto, il buon andamento delle variabili 2014 mostra che Messina e i messinesi resistono alla crisi in maniera forse anche superiore alla nostra stessa percezione. La crisi profonda che investe tutto il Paese aggredisce le città meridionali in maniera particolarmente acuta; dobbiamo fare tesoro della nostra capacità di resistenza (forse silenziosa ma non necessariamente inefficace). Cittadini, forze sociali e politiche, amministrazione, abbiamo tutti, – conclude Signorino – ciascuno per il suo ruolo e la sua parte di attività, la responsabilità di costruire nuove opportunità per favorire la fuoriuscita da una crisi profonda. Il raggiungimento di alcuni obiettivi strategici quali la realizzazione della città metropolitana, il buon esito auspicato del piano di riequilibrio (che può consentire, col pagamento dei debiti del Comune, una importante immissione di liquidità nel sistema locale), la stabilizzazione finanziaria del Comune, l’attrazione di risorse nel campo della sicurezza del territorio, delle fonti energetiche alternative, la costruzione di un nuovo modo di intendere l’edilizia, la valorizzazione della capacità di impresa possono fare del 2015 l’anno della ripartenza della città. È su questo obiettivo che dovremmo tutti profondere un comune ed efficace impegno”.