Un bando per la gestione di servizi di pulizia in alcuni locali dell’ASP di Cosenza che presentava diverse anomalie, bloccato grazie all’intervento del’ufficio legale di Confapi Calabria. Il bando in questione era quello riguardante l’Appalto del servizio pulizia locali di via San Martino, via Pasubio e via Calabria.
Nel bando l’Azienda Sanitaria Provinciale chiedeva esplicitamente il riassorbimento del personale delle precedenti imprese che si occupavano del servizio e giustamente, l’applicazione nei suoi confronti di un trattamento che implica, in base alle apposite tabelle ministeriali, un costo annuo di non meno € 78.600,00 (esclusi gli oneri di sicurezza). Fin qui niente di strano.
L’anomalia stava nel fatto che lo stesso bando prevedeva che l’offerta economica annua non potesse superare in ogni caso l’importo di € 66.000,00 (comprensivo di € 1.500,00 per oneri sicurezza, e iva esclusa).
«In pratica, da una parte, si chiedeva la riassunzione del personale e, giustamente, l’applicazione nei suoi confronti di un trattamento che implica, in base alle apposite tabelle ministeriali, un costo annuo di non meno € 78.600,00 (esclusi gli oneri di sicurezza); dall’altra, che l’offerta economica non eccedesse in ogni caso l’importo annuo di € 66.000,00 (che evidentemente dovrebbe contenere anche l’utile d’impresa)!»
Un’anomalia prontamente segnalata dall’ufficio legale della Confapi Calabria, sollecitato dalle molte aziende associate interessate a partecipare alla gara per l’aggiudicazione dell’appalto in oggetto. E che ha visto la revoca del bando del bando e la sua ripubblicazione con i costi corretti secondo le indicazioni di Confapi Calabria.