elezioni 66Di seguito la “riflessione” di un nostro lettore relativamente alle imminenti elezioni regionali in Calabria: <<Il fatidico countdown dal giorno 23 novembre 2014 è iniziato !… infatti il 23 sarà l’unica giornata in cui si voterà in tutta la Calabria per il rinnovo del governo della Regione e la corsa per accaparrarsi “l’ultimo voto” è sempre più spasmodica, i capannelli agli incroci delle strade sono sempre più numerosi, le entrate ed uscite dai bar da parte dei candidati con codazzo al seguito non si contano più (…per la felicità dei gestori che cosi possono aumentare un pò il loro già misero incasso giornaliero) mentre l’affissione selvaggia dei manifesti elettorali “rigorosamente uno sull’altro” anche nei posti più reconditi, è iniziata con ritmo frenetico.

I tempi sono certamente cambiati e mentre una volta si viveva di più “per” la politica con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti, oggi si tende a vivere “di” politica …intesa come “condicio sine qua non” per approfittare del predominio politico per curare meglio gli interessi economici di parte e questo ci lascia parecchio perplessi !.Inoltre c’è da considerare che i continui e sempre maggiori dati negativi sulla situazione lavorativa ed economica della regione evidenziano uno “stato comatoso” che è difficile da superare e ciò non consente di vedere a breve scadenza l’uscita dal tunnel in cui ci siamo ritrovati; è per questo che urge non commettere più ulteriori errori e passi falsi e formare quindi un governo che sia in grado, con una politica oculata fatta al fianco del cittadino e per il cittadino di risollevare le sorti della Calabria per il riscatto di un territorio che non merita di essere abbandonato a se stesso.

Certo, nel gestire la cosa pubblica, di errori nel corso degli anni ne sono stati fatti tanti… sia dai governi di centrodestra che di centrosinistra ma ad onor del vero bisogna pure affermare che è stata soprattutto la politica nazionale ad instaurare una mentalità di attendismo, continuo pessimismo e dipendenza dalla politica stessa (spasmodica ricerca del posto pubblico ad ogni costo e con ogni mezzo) che non ha certamente aiutato la crescita dei giovani e lo sviluppo del territorio. Con queste premesse appare ovvio che il tessuto sociale calabrese non sia riuscito ad emergere e stare al passo coi tempi, in un mondo globalizzato che scopriva sempre più l’uso di internet e l’impiego estremo della tecnologia (social network in primis).

Quindi oggi, alla vigilia di un voto importantissimo per il futuro della regione è più che mai necessario che vengano elette persone moralmente irreprensibili (e ce ne sono parecchi nei diversi schieramenti che si contenderanno appunto “l’ultimo volto” !), professionalmente preparate e che siano in grado di sfruttare ogni minima opportunità nazionale ed europea per acquisire risorse economiche che consentano con immediatezza e senza ulteriori rinvii, lo sviluppo ed il riscatto sociale della Calabria e dei calabresi.>>

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *