Si è fatto un gran parlare del PSA e della supposizione – di alcuni – che il Comune di Borgia è restio ad adottarlo. Sull’argomento, domani, lunedì 27 ottobre con inizio alle ore 16,30 circa, è previsto incontro tra il sindaco Fusto, affiancato dall’assessore all’urbanistica Sacco e da altri componenti la sua Giunta e i cittadini di Borgia.
Vogliamo spiegare loro cosa prevede il documento definitivo del PSA. Riteniamo che prima di adottare il Piano sia fondamentale sapere cosa ne pensano i cittadini. Sottolineiamo che non si tratta di una cosa, di un piano prodotto dalla mia Amministrazione, bensì di un piano strutturale intercomunale, che ci siamo ritrovati perché concepito e nato quando il comune di Borgia, all’epoca commissariato, molto verosimilmente non è stato adeguatamente rappresentato da chi avrebbe dovuto tutelare i cittadini di questo comune.
A renderlo noto – come di consueto attraverso una nota diffusa da Antonello Iuliano, responsabile dell’ufficio stampa – il sindaco Fusto.
Il documento definitivo – chiosa il primo cittadino – così com’è oggi, in alcuni punti per Borgia non va bene.
Ci lascia ad esempio perplessi il fatto che mentre per gli altri comuni che dovranno adottarlo le vecchie zone B sono diventate tutte urbanizzate, nel comune di Borgia, esse, sono state cancellate con un colpo di spugna o al più trasformate in urbanizzabili.
In questi due anni (dall’atto d’insediamento in qua) abbiamo più volte incontrato sia i tecnici che gruppi di cittadini.
Dopo l’estate, così come avevamo affermato in agosto, i tecnici del Psa hanno incontrato quelli del Comune di Borgia. Quest’ultimi hanno illustrato, quelle che a parere dell’attuale amministrazione comunale, dovrebbero essere le modifiche che è necessario apportare.
Il geom. Fratto, nostro esperto, ha avuto due incontri con i colleghi del PSA e, sulla base di motivata esposizione tecnica ancorata a riferimenti legislativi, ha spiegato come non fosse accettabile tale disparità di trattamento, specie nella zona di Roccelletta di Borgia.
Questione, questa, da sempre evidenziata. Tra tutti i comuni associati al Piano, quello di Borgia è l’unico ad avere una frazione a mare, quindi realtà diverse dagli altri di cui l’attuale pianificazione sembra non avere minimamente tenuto conto.
Noi riteniamo – continua Fusto – che un PSA ben fatto, invece, deve assolutamente considerare le diverse caratteristiche morfologiche, quindi diverse esigenze. In caso contrario esso sarà inadeguato sin dalla nascita e rischia di esserlo per lungo tempo (Il precedente, quello ancora oggi in vigore, risale agli anni 1997-‘98 ), dal momento che una volta adottato, rimarrà valido fino all’attuazione di un nuovo strumento.
In estrema sintesi, quindi – conclude il Sindaco – qui non si tratta di non voler decidere e tanto meno di non voler aderire.
Si tratta solo di una legittima richiesta di ascolto (avanzata sin dal 30 novembre 2012), prima e di recepimento delle istanze, dopo.
Ci auguriamo che i tecnici del PSA ed i rappresentanti degli altri Comuni, comprendano ed accolgano le legittime esigenze dei cittadini di Borgia, esposte da chi li rappresenta e tutela.