Dall’Università delle Generazioni lo scrittore e giornalista Domenico Lanciano sollecita l’applicazione della legge 113/92 , quella che prevede la messa a dimora di un albero per ogni neonato e ne assegna ai Comuni l’attuazione. Domenico Lanciano nell’osservazione e nella misurazione degli effetti della lodevole norma è partito dalla Calabria ricordando che «Badolato è tra quei pochi comuni che hanno applicato tale legge piantando un albero “nominativo” per ogni neonato, così da arredare di verde magnifico la piazza Gerhard Rholfs antistante la nuova scuola elementare, per interessamento dell’associazione “La Radice”. Purtroppo il Comune calabrese ha applicato questa legge soltanto durante il mandato del sindaco Gerardo Mannello nei primi anni Duemila, quando la stessa amministrazione municipale ha avuto pure il pregio, sempre per merito de “La Radice”, di affiggere sui muri e nelle vetrine i manifesti di annuncio delle nuove nascite, iniziativa partita proprio da Agnone alla fine degli anni Novanta su promozione dell’ “Università delle Generazioni” anche come riflessione e “protesta” contro lo spopolamento dei paesi». Nella nota diramata dall’ “Università” Domenico Lanciano auspica che il Comune di Badolato (ed anche quello di Agnone) ritrovi lo slancio necessario per riconnettersi con lo spirito di una legge che nell’accogliere le nuove generazioni con un gesto augurale ambisce anche alla costruzione di un ambiente sano, ospitale e teso allo sviluppo delle risorse boschive.

Gazzetta del Sud – Massimo Ranieri

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