Convocare i due Consigli Comunali per approvare il deliberato finalizzato ad avviare l’iter procedimentale della fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano. Il progetto di fusione tra i due comuni limitrofi di Corigliano Calabro e Rossano, per la Cisl Zonale, è di strategica importanza per tutto il territorio intercomunale. Si apra al più presto una nuova stagione di collaborazione e confronto fattivo e propositivo fra chi, a vario titolo, si occupa di gestione della cosa pubblica e fra tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questo territorio.
A tal proposito, invitiamo le altre sigle Sindacali Confederali di Rossano e Corigliano Calabro, dichiara il segretario della sede zonale Area Ionio Sila di Rossano, Michele Sapia, anche a seguito della condivisione da parte del mondo imprenditoriale, a pronunciarsi ed intervenire su un tema così importante. La Fusione in concreto rappresenta un fattore sul quale rilanciare il cambiamento e la reale trasformazione del tessuto socio economico di un vasto territorio come quello che comprende Corigliano Calabro e Rossano”. La Cisl Zonale ribadisce, come in altre occasioni, l’importanza della Fusione dei due comuni limitrofi che deve necessariamente nascere dalla condivisione del progetto, tramite una adeguata informazione rivolta alle popolazioni interessate, molto prima del referendum consultivo stabilito per legge. Pertanto la Cisl Zonale ha inteso elaborare un documento che vuole essere una breve sintesi di considerazioni e spunti di riflessione per un confronto con i lavoratori, gli associati e le popolazioni interessate su questa storica occasione, lanciando un messaggio forte di coesione e di unitarietà su temi che interessano la collettività e, su cui non può che esserci una convergenza unanime.
“Vogliamo dare un contributo concreto – sostiene il segretario zonale Michele Sapia – rispetto ad un eccezionale progetto, condivisibile e di potenziale successo, che deve essere momento di discussione, informazione. Il confronto, come avvenuto durante l’ultimo incontro organizzato dal comitato pro fusione, denominato “Le 100 Associazioni”, avrà un ruolo fondamentale per determinare un nuovo percorso a favore delle due popolazioni e per la conquista di quella dignità economica e istituzionale da sempre perseguita. Questo documento sindacale sul tema della fusione dei due comuni, che verrà presentato a breve, evidenzia e affronta numerosi argomenti che devono essere da stimolo per un cambiamento economico, sociale, occupazionale e produttivo, nonché culturale, atteso da molti anni”. “Ma è necessario, sin da subito, dare un segnale di concretezza – continua Sapia – non solo convocando i due Consigli Comunali per approvare la delibera per la fusione ma partendo da interventi minori volti però a dare una visione di insieme alla progettualità dell’area per avviare processi virtuosi integrati.
Nell’immediato restano obiettivi strategici e irrinunciabili: lo sviluppo urbanistico armonico dei due comuni, prestando particolare attenzione all’approvazione del Piano Strutturale Associato che disegnerà lo sviluppo del territorio nel futuro; i due Piani Strategici realizzati pochi anni fa diventino nei fatti, un solo Piano Strategico e per ultimo formulare un unico Piano in materia di programmazione turistica e di azioni di promozione locale.