coppiaL’avere un progetto ampio, ricco e importante in comune è per la coppia il miglior cemento dell’unione. Avere progetti comuni significa sognare quel progetto, lavorare insieme per quel progetto, lottare insieme per qualcosa alla quale si crede. Avere un progetto in comune significa sacrificarsi insieme, godere insieme, arricchirsi insieme. Significa assistersi, appoggiarsi e sostenersi nelle quotidiane lotte e fatiche.

Nella componente decisione – impegno dell’amore vi è, pertanto, la volontà e la determinazione di assumere degli oneri a breve ed a lunga scadenza prima verso l’altro e, successivamente, nei confronti della famiglia e della società.

I progetti, le decisioni e gli impegni in comune non sono tutti uguali. Alcuni sono d’un certo rilievo altri, invece, sono piccoli, scialbi e limitati nel tempo.

I piccoli progetti comuni.

I piccoli elementari e limitati nel tempo progetti comuni, li conosciamo molto bene: chiacchierare e studiare insieme; uscire con gli amici per trascorrere una serata al bar, in discoteca o in pizzeria; fare sesso; effettuare un viaggio insieme.

I piccoli progetti comuni sono facili da realizzare ma danno poco alla coppia, possono solo servire da passatempo per scacciare la noia d’una serata o d’un fine settimana. Essi danno sicuramente, almeno per un certo tempo, divertimento e piacere a chi li vive, ma restano piccoli e fanno rimanere la coppia piccola, ma soprattutto non apportano nulla o quasi nulla alla società.

Una coppia resta piccola quando permane ancorata a piaceri elementari e semplici. Una coppia resta piccola quando non sa, non vuole o non riesce a volare alto proiettandosi nel futuro. Una coppia resta piccola quando non è capace di espandere l’amore che possiede e vive, al di là dell’io e del tu o quando non riesce a responsabilizzarsi di fronte ai grandi bisogni dell’umanità.

Se dovessimo definire questo periodo storico lo potremmo definire proprio come il periodo delle coppie piccole.

I motivi per i quali le coppie restano piccole non attengono soltanto alla personalità e alla volontà dei soggetti interessati ma, corresponsabili di questo stato di cose, sono sicuramente le famiglie, le società, gli Stati, le religioni.

I grandi progetti comuni.

I grandi progetti comuni sono ben altri. Essi richiedono alla coppia un notevole dispendio di energie; grandi impegni e sacrifici della durata di molti anni; la necessità di superare ardue difficoltà. In cambio, come tutte le cose grandi questo tipo di progetti può riempire il cuore e la mente di notevoli gratificazioni e soddisfazioni, ma soprattutto può dare molto alla società umana.

Uno dei primi grandi impegni comuni dovrebbe riguardare la stabilità dei sentimenti, al di fuori e al di sopra dell’emozione o dell’infatuazione del momento. “Io mi impegno ad amarti adesso, ma mi impegno anche a mantenere vivo e luminoso quest’amore non soltanto oggi ma per tutta la vita. Io mi impegno affinché quest’amore diventi sempre più forte e robusto, così da fargli superare le insidie del tempo e degli avvenimenti che potrebbero intaccarlo e corroderlo. E quando questo dovesse succedere, farò di tutto per riparare i danni e per rimuovere le incrostazioni che gli anni vi avessero depositato fino a farlo risplendere come prima. Inoltre, se per qualunque motivo, il nostro rapporto si dovesse gravemente ammalare io mi impegno a curarlo pazientemente, fino alla sua completa guarigione”.

L’impegno viene preso non verso una persona ideale ma reale: con i suoi pregi, le sue capacità ma anche con i suoi difetti e limiti.

Si accetta e si dà la propria disponibilità e la volontà di amare quella particolare persona anche quando, a causa dei vari eventi della vita, essa dovesse cambiare anche in peggio. Ci si impegna, quindi, ad amare ed accettare quella persona anche se i suoi pregi dovessero nel tempo diminuire, ed i suoi difetti dovessero aumentare a causa delle ferite inferte dagli anni, dalle malattie o dagli avversi avvenimenti.

Si promette di accettare il corpo dell’amato o dell’amata oggi, quando la giovinezza lo fa risplendere di bellezza, armonia e vigore e la sua mente è lucida, attiva e brillante, ma si promette di accettarlo e amarlo anche domani, quando, com’è naturale che succeda, il suo bel corpo dovesse sfiorire o ammalarsi e la sua mente, con l’avanzare dell’età, non dovesse essere più tanto lucida e attiva come prima.

Ci si impegna ad amare quella persona e pertanto si dispone il cuore ad accogliere, alimentare e far crescere questo sentimento utilizzando tutti i mezzi più opportuni: le parole, i gesti, i comportamenti, ma anche il perdono e la compassione.

Ci si impegna a condividere con l’altro la gioia e la tenerezza; le cure e le attenzioni anche mediante quotidiane rinunce, sacrifici e sofferenze.

Ci si impegna a controllare e limitare i bisogni individuali a favore dei bisogni e delle necessità della coppia e della famiglia.

Si progetta di aprire il legame d’amore della coppia anche ai figli che dovessero venire. Figli da curare, accudire, educare e poi accompagnare nella strade del mondo.

Nei grandi progetti comuni si vogliono condividere, quindi, speranze, sogni, realtà, gioie, sofferenze, lotte.

Simbolo di un grande progetto comune è anche la casa.

Una casa nella quale ogni oggetto, ogni muro, ogni mobile, parli di lui, parli di lei, parli di scelte fatte in coppia. Una casa che rifletta i momenti di gioia, come i momenti difficili. Una casa che sia nido e tempio. Nido per i piccoli esseri umani che vi nasceranno e che lì saranno allevati ed educati fino a quando non saranno in grado di camminare da soli nelle strade del mondo. Una casa che sia nido fino a quando la maturità raggiunta potrà loro permettere di creare, a loro volta, altri grandi progetti di vita. Una casa che sia tempio dell’amore e della tenerezza, dell’accoglienza e del perdono.

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