#GazaUnderAttack è questo l’hashtag che in questi giorni sta imperversando tra gli utenti di Twitter. Perché anche a migliaia di chilometri di distanza il conflitto infinito tra israeliani e palestinesi non può e non deve lasciare indifferenti. Soprattutto quando a pagare sono i più deboli, gli indifesi, i bambini. Non esiste una città, un paese, un luogo a Gaza e dintorni che sia sicuro per i civili. Lo ha confermato anche il portavoce dell’Ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke, che ha parlato di una situazione “devastante”. Nuovi raid, nuovi tiri di artiglieria, nuovi combattimenti, nuovi attacchi di giorno e di notte, contro moschee, stadi e case, persino ospedali. E soprattutto nuove vittime. Un bilancio che sale, giorno dopo giorno: il numero dei palestinesi uccisi durante l’offensiva sono arrivati a oltre 1.800, e oltre 10.000 i feriti. Mentre l’Unrwa, l’agenzia per i rifugiati fa sapere di aver accolto oltre 280.000 mila persone.
Ma è il dato che riguarda i bambini quello che lascia maggiormente inermi: secondo l’Unicef sarebbero circa 500 i bambini palestinesi uccisi dallo scoppio della crisi, l’8 luglio scorso. Bambini e ragazzi tra i 5 mesi e i 17 anni. Due bambini su tre hanno meno di 12 anni. Circa 3.000 invece, i bambini feriti. Anche gli ospedali, le strutture ONU e le ambulanze vengono bombardate. E mentre da più parti si invoca il «cessate il fuoco» Gaza è letteralmente isolata: manca tutto. Il sistema sanitario è al collasso. Non c’è acqua, né carburante per ambulanze, mancano i generatori che permettono di far funzionare i macchinari salvavita e le sale operatorie, i medici, gli infermieri e i farmaci.
Per questo, per aiutare la popolazione, anche a Milazzo, i volontari dell’Associazione Roberta Smedili saranno nella piazza antistante il Duomo di Milazzo (Via Cumbo Borgia), con un gazebo per raccogliere i farmaci. Le priorità sono gli antibiotici a largo spettro, come amoxicillina, acido tranexamico, antinfiammatori, antidolorifici, ma anche garze, siringhe, bende, cerotti. Le confezioni devono essere integre e le scadenze devono essere a partire da ottobre 2015. L’appuntamento è nei giorni che vanno da giovedi 7 agosto a domenica 10 agosto, con orario dalle 17.00 alle 23.00.