L’archivio dell’ex Opera Pia “Adriana Bosurgi Caneva”, abbandonato da venti anni nel vecchio padiglione dismesso dell’Istituto Marino di Mortelle, è stato scoperto dall’esperto comunale per la progettazione culturale strategica, Davide Rizzo, che si è attivato per la tutela del bene culturale, avviando nel novembre 2013 l’iter che oggi consente lo spostamento e la sua messa in sicurezza. Il sindaco, Renato Accorinti, e l’assessore alla Cultura, Tonino Perna, particolarmente sensibili alla tematica, hanno segnalato alla competente Soprintendenza Archivistica per la Sicilia (ente periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) la situazione in cui versava il patrimonio documentario, che si configura a tutti gli effetti come un archivio aggregato del Comune, cioè realizzato da un soggetto diverso dall’Ente. Alla buona riuscita dell’intervento hanno contribuito anche il dirigente del dipartimento Politiche culturali ed educative, Salvatore De Francesco, e la Giada Costruzioni srl, che svolge i lavori di ristrutturazione dell’ex colonia marina. Considerata l’estrema urgenza di sistemare gli incartamenti, l’archivio è stato temporaneamente trasferito in appositi locali del Comune, in attesa, nei prossimi giorni, di trovare una collocazione più idonea rispetto ai fondamentali parametri di conservazione e sicurezza. “Siamo riusciti a risolvere una situazione – ha dichiarato con soddisfazione l’assessore Perna – che attendeva una soluzione da venti anni. Ora, dopo le procedure di pulizia, seguiranno l’inventariazione, la catalogazione e lo studio delle carte. Giungere alla definitiva fruizione anche di questo archivio aggregato non sarà sicuramente agevole, ma risolvere in maniera adeguata e definitiva la questione fondamentale della tutela e della valorizzazione del patrimonio archivistico comunale è il nuovo indirizzo di questa Amministrazione, così come stabilito nella delibera d’indirizzo esitata lo scorso gennaio dalla Giunta municipale”. L’esperto Rizzo, che ha curato anche la direzione organizzativa e il controllo scientifico, ha aggiunto che: “dopo avere incontrato non poche difficoltà, oggi possiamo dire di avere salvato un piccolo ma prezioso patrimonio documentario della città di Messina, che testimonia l’attività dell’ex Opera Pia sorta a Mortelle il 4 agosto del 1918 grazie alla volontà e al prezioso contributo di Giuseppe Bosurgi e Domenico Faucello, con il fondamentale apporto della Croce Rossa Americana”.