Numerosi e ravvicinati i colpi messi a segno in appartamenti signorili messinesi. E’ scattata stamani, alle prime luci dell’alba, l’operazione di polizia che ha consentito l’arresto di 14 persone per associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di furti in abitazione. Una banda rapida ed efficiente capace di mettere a segno in poco tempo numerosi colpi in abitazioni signorili messinesi.
Misura cautelare della custodia in carcere per : Giacomo Nunnari, 33 anni di Messina, Giovanni Nunnari, 25 anni di Messina, Giuseppe Villari, 35 anni di Messina, Giuseppe Arena, 37 anni di Messina, Pietro Ruggeri, 54 anni di Messina, Tindaro Milazzo, 29 anni di Milazzo, Luigi Veltri, 32 anni di Reggio Calabria. Vanno.
Ai domiciliari: Alberto Alleruzzo, 33 anni di Messina, Giovanni Farinella, 29 anni di Messina, Ivan Zoccoli, 42 anni di Messina, Salvatore Arena, 43 anni di Messina, Antonino Allia, 24 anni di Messina, Giuseppe Arena, 38 anni di Messina.
Destinatario della misura della presentazione alla P.G: Giovanni Privitera
All’operazione odierna, la Squadra Mobile è arrivata grazie ad un lavoro certosino caratterizzato da intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno consentito nel tempo di “decodificare” i codici comunicativi dell’organizzazione e stabilirne ruoli e mansioni.
Gli investigatori della Mobile hanno imparato a capire al volo che andare a “pescare” o a “mangiare il melone dalla zia” erano indicazioni chiare circa il luogo e le vittime che i malviventi erano pronti a derubare.
Il primo furto risale al 7 agosto del 2012 quando due del gruppo fallirono il colpo e tentarono la fuga. In quell’occasione uno dei due, Privitera Giovanni, fu preso e arrestato.
Seguirono, in un arco temporale che va dall’agosto al novembre del 2012, 13 furti in abitazione, uno presso una casa di cura ed il pertinente punto ristoro.
Cinque gli arresti in flagranza nel corso delle indagini, due in ottobre, tre in novembre.
Le indagini protrattesi negli anni hanno delineato un’organizzazione criminale in grado di agire all’interno delle abitazioni prese di mira in brevissimo tempo grazie anche alla capacità tecnica e manuale di utilizzare strumenti che consentivano loro di penetrare all’interno delle case ed in particolar modo di aprire casseforti.
“A filera”, la filiera in siciliano, utensile che da il nome all’operazione, era appunto lo strumento che abbinato a particolari piastre permetteva ai ladri di violare ogni tipo di cassaforte.
Nel corso dell’operazione, numerosi arnesi atti allo scasso sono stati recuperati e sequestrati.