(Foto dal web) – È stato ripristinato il servizio di raccolta e spazzamento rifiuti a Soverato dalla società “Schillacium”, ditta a capitale misto che garantisce il servizio in 27 comuni del basso ionio catanzarese. Impegno dunque mantenuto dalle maestranze che, dopo le rassicurazioni ottenute dal sindaco Leonardo Taverniti circa il pagamento di una mensilità entro martedì prossimo, e quelle del prefetto, hanno smesso di incrociare le braccia evitando così tanti disagi per la città.

«Se a Soverato il servizio funziona – ha dichiarato il primo cittadino – vuol dire che il Comune è tutto sommato in linea con i pagamenti. Ad oggi sono stati versati alla società circa 600.000 euro. Non possiamo fare di più. Ecco perché pretendiamo che la città sia pulita a regola d’arte. Un plauso ai dipendenti della “Schillacium” che hanno subito recepito lo stato delle cose e hanno saputo ascoltarmi in modo civile».

Un sindaco quindi soddisfatto per l’esito della riunione con il prefetto e che pretende tanto dalla società in quanto è a capo di un’amministrazione che paga in modo puntuale.

I problemi, ovviamente, all’interno dell’azienda rimangono. Problemi di liquidità dovuti probabilmente a deficit strutturali che non dipendono dall’attuale “board” ma sono pregressi. Se a ciò si aggiungono anche i mancati pagamenti da parte di alcuni Comuni, si arriva quasi al tracollo. Secondo Taverniti l’azienda avrebbe bisogno di un serio piano industriale di rilancio.

«È necessario – sottolinea il primo cittadino – redigere un piano di rilancio industriale che sia in grado di risollevare le sorti dell’azienda. Ottimizzare il servizio utilizzando una politica di tagli al superfluo. Non sono un tecnico e non voglio sostituirmi all’amministratore delegato o al presidente ma, sicuramente, con un occhio di riguardo al miglioramento del servizio (nei Comuni che pagano) rappresenta il primo passo per un vero rilancio».

L’amministratore delegato Luciano Costanzo, dal canto suo, sta proseguendo con le diffide e le messe in mora dei Comuni inadempienti con minaccia di sospensione del servizio. Ma a quanto pare gli amministratori interessati stanno facendo orecchie da mercante. Parte della “colpa” in tutto questo è dovuta ai tagli dei trasferimenti statali verso i Comuni, in parte per la cattiva gestione finanziaria delle risorse. È opportuno, in ogni caso, che per scongiurare altri stati d’agitazione e scioperi i Comuni si organizzino per saldare al più presto.

 

Gazzetta del Sud – Cesare Barone

 

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