zanca46In riferimento ad un articolo diffuso nei giorni scorsi dal quotidiano “La Repubblica” relativo ad una missione a Brussels di una funzionaria del Comune di Messina per partecipare all’evento Mid-term-event Sustainable Food in Urban Communities, l’Amministrazione precisa che: “Per una corretta informazione è giusto evidenziare che la dott.ssa Daniela Catanoso non è stata inviata dal Comune di Messina a Brussels, ma in qualità di responsabile del progetto Urbact è stato indispensabile che si recasse per relazionare e confrontarsi con le altre città partner sulle attività svolte in sede locale. L’Amministrazione Comunale, così come per tutti gli altri progetti Europei, non affronta i costi di <travel and accomodations> dei funzionari in missione, poiché gli stessi sono totalmente a carico del progetto approvato.

Le spese di viaggio, vitto ed alloggio, a prescindere dal progetto europeo, sono ammissibili e dovute al funzionario che per motivi di servizio si reca in luoghi diversi da quello del lavoro. Esistono dei tariffari all’interno di ciascuna Amministrazione (con limiti di spesa); si specifica che il budget consentito dalla comunità Europea è superiore a quello del Comune di Messina, che è di circa 23 euro per pasto. Nella fattispecie quindi non sono stati sperperati soldi pubblici, comunali ed europei che siano. Da sottolineare infine che la cifra complessiva del costo del pranzo è stata inferiore a 7 euro, che rappresenta l’importo del buono pasto del Comune di Messina. Non c’è quindi alcuno scandalo, né presunte irregolarità, dato che tra l’altro lo scontrino di cinque euro dello scorso 6 febbraio sia stato l’unico emesso e documentato per l’intera giornata”.

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