Il 1° congresso provinciale di Generazione Futuro, presieduto dal delegato nazionale Dino Carratù, elegge Fabrizio Sottile coordinatore provinciale giovanile e Danilo Ficarra suo vice. Ad apertura dei lavori Carratù si è soffermato sul ruolo della Sicilia come laboratorio politico con uno sguardo alle prossime elezioni amministrative soprattutto nel capoluogo siciliano e sottolinea che: “questo è il nostro momento, un dialogo franco senza slogan rivolto ai giovani ed un cambio di mentalità indispensabile”.
Nella sua relazione programmatica il neo coordinatore affronta questioni legate allo sviluppo turistico della città e della provincia di Messina ed in particolare si sofferma sulla necessità di migliorare i collegamenti ferroviari e viari con uno sguardo alla costruzione di un aeroporto che serva la provincia.
“Occorre investire sui giovani, sul territorio e sull’imprenditoria, ripristinando la zona falcata con soluzioni e progetti concreti – afferma Fabrizio Sottile- ed ancora la realizzazione di un porticciolo turistico che affianchi il traffico crocieristico con quello di piccole imbarcazioni ed il completamento degli svincoli autostradali. Questo sarà il mio impegno e quello di tutto il coordinamento provinciale”.
Prende la parola Danilo Ficarra ed afferma: “Fondamentale la centralità della fase congressuale; Milazzo si attende attenzione per le problematiche del più importante centro tirrenico della provincia di Messina, la volontà che esprimo è di radicare sul territorio il partito in maniera omogenea che esprima forte identità e appartenenza”.
Presenti Carlo Vermiglio coordinatore provinciale Udc, Paolo Alibrandi coordinatore regionale Udc e Nino Maisano consigliere comunale di Fiumedinisi Mpa e Salvatore Crimi coordinatore universitario Mpa.
Prende la parola Gaetano Canzoneri candidato Generazione Futuro al consiglio comunale di Palermo: “Un movimento politico che nella formazione sta rivelandosi gruppo omogeneo, un movimento indipendente che impone i propri rappresentanti con una scelta che proviene dal basso”.
Punto focale dell’intervento di Canzoneri le liberalizzazioni che dovrebbe riguardare anche la politica: “Spazio ai giovani protagonisti del nostro futuro e del nostro presente; i giovani sono stanchi dell’immobilismo di coloro che puntano il dito rimanendo comodamente seduti su comode poltrone”.
Conclude Canzoneri: “Spesso il vincitore è un sognatore che non ha mollato mai”.
Nel dibattito congressuale hanno preso la parola il deputato regionale Pippo Currenti: “I nostri giovani nonostante il momento difficile continuano ad impegnarsi ed a credere nel futuro, attraverso questa giovane generazione bisogna rilanciare le sorti della nostra terra: i giovani debbono essere imprenditori di se stessi”.
Il componente dell’ufficio politico regionale Fli Alberto De Luca: “Un partito giovane che proprio un anno fa conquistava un secondo seggio al Senato accademico dopo quello consolidato di Fabrizio Sottile”.
Interviene Federica Mulè senatore accademico: “Il partito è nato per esprimere le istanze dei giovani della nostra provincia”.
Prende poi la parola il coordinatore provinciale Fli Giuseppe Laface: “Celebriamo la stagione dei congressi con veri iscritti e vero dibattito democratico; i giovani sono l’antidoto all’antipolitica e la classe dirigente su cui puntare”.
Giannantonio Foti componente coordinamento regionale sottolinea le importanti responsabilità in capo al nuovo ordinatore e lancia le proposte di creare nuove coordinamenti che possano ramificarsi a tutti i livelli sul territorio provinciale.
A conclusione dei lavori è intervenuto il coordinatore regionale di Futuro e Libertà Carmelo Briguglio che ha affermato: “Esiste una comune consapevolezza intorno all’importanza di questa assemblea congressuale. Nel tempo dell’anti politica Fli emerge perché partito giovane; un partito che deve incamminarsi su una strada che si caratterizza per tappe che sono alla base della sua crescita. Tutti dobbiamo essere legati ad un partito che ha segnato la fine di una fase storica e politica nel nostro paese e segnato l’inizio di un percorso di rinnovamento della società.
I partiti non sono sigle sono popoli comunità politiche che seguono una strada – prosegue Briguglio- un percorso che le comunità politiche devono dibattere all’interno di un confronto duro, aperto e concreto che ne è l’essenza.
Il nuovo coordinatore avrà le stesse funzioni del presidente Fini, questa assemblea ha eletto una classe dirigente, una squadra ed un gruppo sovrano che nessuno può violare. Il congresso è un momento sacrale di una comunità politica”.
Altro punto trattato la successione della classe dirigente: “Così come nel coordinamento regionale dove sono stati inseriti molti giovani e donne non solo nel rango della formazione del partito.
Di Generazione Futuro si sente parlare, segno del grande spazio ed interesse che si intende riservare alle nuove generazioni”.