Anche nelle esperienze più devastanti, alzando la testa e guardando con fiducia verso il futuro, possiamo scoprire la bellezza nel piantare i semi del bene nel terreno della fede, in questo modo si può far crescere la pianta dell’Amore regalando a chi più ne ha bisogno il frutto della generosità!
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Dopo la morte di nostra figlia Giorgia, quando il buio ogni giorno diventava sempre più minaccioso, cercammo di percorrere differenti strade, per cercare di individuare una luce che potesse illuminare in qualche maniera il nostro cammino segnato fortemente dal dolore! tramutare la sofferenza in atti di amore disinteressato poteva essere il giusto balsamo. Fu così che guidati da quel filo invisibile che spesso gli umani impropriamente chiamano “casualità” conoscemmo il piccolo Lorenzo Negro.
Lorenzo che oggi ha 7 anni è un bimbo di Villafranca d’Asti affetto da una malattia genetica la SMA 1 dall’acronimo inglese, tradotto in italiano (Atrofia Muscolare Spinale), malattia invalidante che costringe il piccolo a essere sovente collegato a macchinari che lo monitorano. Fin dal primo incontro percepimmo in lui nonostante la malattia, la grande forza del suo sorriso, una forza indiscutibilmente disarmante e di grande insegnamento per chiunque lo incontra. Lorenzo nonostante la stretta energica della sua malattia riesce a comunicare con le persone attraverso il movimento dei suoi grossi occhi castani e con piccole smorfie. Ha la naturale capacità per ciò che la malattia gli permette, di saper giocare con i suoi fratelli, pur stando disteso sul suo piccolo lettino, segue con grande attenzione attraverso la televisione i suoi cartoni animati preferiti, sa farsi capire quando desidera qualcosa, nonostante venga alimentato tramite la gastrostomia. Lorenzo ama assaporare i gusti delle differenti pietanza che mangiano i suoi familiari. I suoi gusti sono raffinati infatti adora i modellini delle Ferrari proprio di colore rosso, inoltre segue con interesse anche alcune lezioni scolastiche che gli vengono proposte via Skype, interagendo in qualche maniera con i compagni di classe! Ma la sua vera forza è quella di mettere in evidenza il suo dolce sorriso, che sa illuminare il suo pallido volto, proprio come fa un raggio di sole quando illumina da dietro la nuvola una giornata nuvolosa! La sua trasparenza, la genuina felicità, la sua voglia di vivere lo mette in condizione di lottare con tutte le sue forze, evidenziando sul suo bellissimo viso quella gioia che spesso manca a diverse persone, che contrariamente al loro modo di esibirsi, dovrebbero essere consapevoli di quanto si possa essere fortunati nella vita, ad avere ciò che basterebbe a un bambino malato, una parola di solamente 6 lettere la “Salute”. Il piccolo Lorenzo che io reputo un vero Gladiatore è assistito continuamente da 6 angeli esattamente come le 6 lettere che formano quella melodiosa parola “Salute!!”
Papà Gabriele, Mamma Isabella, Federico e Valerio suoi fratelli e suoi nonni Nicola e Rosa, sono illuminati proprio da quel piccolo raggio di sole che, pur nascosto da una nuvola dispettosa sa scaldare meglio di qualunque altra cosa i loro Cuori!! L’augurio più sincero che io posso fare al mio Gladiatore prediletto è quella di poterlo vedere un giorno correre su bellissimo prato verde illuminato da quel raggio di sole che continua perennemente a illuminare il suo semplice sorriso… “Il sorriso di Lorenzo!”
Mario Casagrande