Respinta della difesa GhibellinaNon è stato facile per il Città di Milazzo prevalere su un Ghibellina retrocesso dalla matematica, ma mai domo in campo. Probabilmente i rossoblu hanno risentito delle ultime vicende che hanno indotto alle dimissioni del tecnico Gaetano Accetta ed il suo avvicendamento con il giovane trainer Gianluca Giunta. La partita è stata noiosa con i padroni di casa più pimpanti nella seconda frazione di gioco. Nel primo tempo infatti pochi sono stati gli spunti di interesse: un sinistro di Alosi dai 20 metri all’8’ è parecchio lontano dalla porta. Rispondono gli ospiti messinesi con un tiro del romeno Ghilan respinto senza difficoltà dalla retroguardia rossoblu. Al 21’ su un traversone di Bartuccio D’Angelo tira di contro balzo dal limite dell’area, ma la palla termina a lato.

Rete di RasàAncora un’altra opportunità per i mamertini al 26’: palla in profondità di Rizzo per Mangano, all’esordio da titolare, pallonetto in anticipo su Fiorito, che si smarrisce sul fondo. Gli ospiti respingono con Bonamente, il quale sfiora la rete mancando la collisione col pallone. Al 33’ D’Angelo sciupa di testa non trovando lo specchio della porta da punto propizio su cross di Bartuccio. La seconda parte della gara inizia con l’assedio milazzese: Bartuccio prova il pallonetto su Fiorito, che interviene probabilmente fuori area. Bartuccio tenta la conclusione con un destro dai 20 metri, ma l’estremo difensore ospite devia in angolo. Sul seguente calcio d’angolo arriva il vantaggio del Città: battuta di Alosi, sponda di testa di D’Angelo verso il centro del’area piccola e Rasà realizza sbloccando il risultato al 57’. Altra chance con Rasà e Maisano, ma Fiorito è esperto a parare. Il Ghibellina spinge fino alla fine e accarezza il pari al 41’ con un colpo di testa di Giuseppe Furnari sfiorando l’incrocio dei pali a Bucca battuto. I messinesi tentano un’azione pressante nel finale con Naccari, ma subiscono un gol alquanto singolare in zona Cesarini. Rinvio del portiere Bucca, la palla passa tra Cariolo e Fiorito senza che entrambi la tocchino e s’insacca in fondo alla rete avversaria. Al rientro negli spogliatoi s’infiamma una mini mischia al termine di una partita ordinata, ma piena di ruggine risalente agli eventi discutibili dell’andata, ma l’intervento delle forze dell’ordine e di alcuni dirigenti ha sedato definitivamente gli animi.

 

Foti Rodrigo

 

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