Polizia di Stato: scoperto in un maneggio di cavalli all’interno di un capannone un sofisticato e clandestino laboratorio per la fabbricazione e riparazione di armi. Arrestati dalla Polizia di Stato due cittadini rumeni. In Terranova Sappo Minulio (RC), nel contesto di specifica attività di controllo del territorio, personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro (RC), con l’ausilio di equipaggi di rinforzo del Reparto Prevenzione Crimine Calabria – Sez. Siderno e del Commissariato di P.S. di Taurianova, dopo aver fatto irruzione all’interno di un capannone in quella Contrada Castello, hanno arrestato in flagranza di reato i cittadini rumeni PONOR Costantin Cristian, nato a Hìrlàu IASI (Romania) il 25.02.1985, res. in Terranova S.M. (RC), C.da Castello snc, operaio, incensurato e MELINTE Ciprian, nato a Tirgu Ocna (Romania) il 22.07.1986, res. in Terranova Sappo Minulio (RC), C.da Castello snc, operaio, incensurato, ritenuti responsabili del reato di detenzione illegale di armi clandestine e parti di esse. In particolare, gli operatori della Polizia di Stato hanno effettuato una perquisizione ex art. 41 T.U.L.P.S., presso un maneggio di cavalli, sito in quella C.da Castello, rinvenendo all’interno di un capannone, adibito a deposito attrezzi ed officina, un vero e proprio laboratorio predisposto alla modifica, riparazione di armi ed alla fabbricazione di parti di esse, quali, canne, caricatori, silenziatori ed altro, per mezzo di sofisticate attrezzature per la lavorazione dei metalli nella fattispecie di due torni, un trapano a colonna ed altro. Inoltre, nel corso della perquisizione, venivano rinvenuti un fucile calibro 12 monocanna ad avancarica, una pistola calibro 38 tipo revolver, nonché innumerevoli parti di armi quali: canne, molle di recupero, caricatori, cani e percussori, materiale per il caricamento di munizioni ed altro, posti sotto sequestro. A seguito di tale rinvenimento, venivano tratti in arresto i citati cittadini rumeni PONOR Costantin Cristian e MELINTE Ciprian, trovati all’interno del capannone all’atto dell’irruzione. Il capannone, all’interno del quale era stato realizzato il laboratorio, è stato sottoposto a sequestro con apposizione dei sigilli. Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Palmi (RC), a disposizione dell’Autorità giudiziaria, tempestivamente informata.