“La Regione Siciliana manca di una visione strategica e di una seria programmazione nelle politiche culturali. E anche l’amministrazione Accorinti deve fare di più”. L’organismo provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Messina, con la coordinatrice provinciale Daria Lucchesi e il responsabile per le Politiche culturali Marco Olivieri, interviene sulla “gravissima paralisi del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e sul pessimo stato in cui versa un settore fondamentale, come quello culturale, nella nostra città”. “Il progetto regionale di declassamento del Vittorio Emanuele, con il rischio di impedirne la produzione di musica, è solo l’ultimo, allarmante segnale di una scelta strategica, da parte del Presidente della Regione Crocetta e dell’assessore Stancheris, di lasciare nell’immobilità e nella paralisi il teatro messinese e le sue enormi potenzialità nella musica e nella prosa”, sottolineano gli esponenti di Sel.
“Quello che manca nelle politiche regionali, e dispiace che anche l’amministrazione Accorinti fino ad ora non abbia compreso l’importanza di potenziare questo settore, è una visione strategica e una seria programmazione delle politiche culturali in ogni settore: dal cinema e dal teatro alla musica e ai beni artistici e culturali, in un connubio necessario e fecondo con il turismo. Eccellenze come gli orchestrali del Vittorio Emanuele e i tanti attori e registi messinesi non possono essere trattati come pesi morti. Sono invece risorse preziose da valorizzare, con enorme giovamento per i nostri territori. In questo scenario, ci auguriamo che anche l’amministrazione Accorinti e l’assessore Perna possano fare un salto di qualità nelle politiche culturali, spesso sottovalutate, tramite una programmazione costante, frutto di un serio lavoro di analisi finalizzato alla realizzazione di progetti europei. A Messina infatti – evidenzia il responsabile culturale Marco Olivieri – non manca la creatività ma un sistema virtuoso che consenta a ogni espressione artistica di essere inquadrata in un progetto complessivo di rilancio e riscatto dei territori, investendo sulle potenzialità delle nuove generazioni e senza deprezzamenti di tipo economico. Occorre totalmente reimpostare le politiche culturali, in Sicilia e a Messina, inserendole in un contesto di elaborazione progettuale sul piano europeo e nazionale. Non è più tempo di provincialismi e sottovalutazioni. Oggi l’Europa ci chiede di valorizzare i livelli di connessione fra le diverse realtà a sostegno di una progettualità innovativa. In questo senso, la città va ripensata in profondità”.
In questo periodo, Sel Messina avvierà un gruppo di lavoro aperto a tutti gli interessati e competenti (anche senza tessera di partito), coordinato dalla dottoressa Elvira D’Amico, in modo da programmare una serie di eventi e iniziative. Il tutto nel segno dell’ascolto e dell’apertura agli artisti e agli addetti ai lavori. Sarà avviato un confronto con l’assessore comunale alla Cultura e si presenteranno idee e progetti anche in ambito regionale. In particolare, Sel chiederà agli addetti ai lavori di elaborare alcune proposte che poi verranno ufficializzate nell’ambito di un progetto organico sulla cultura.