A rischio l’incolumità degli automobilisti e la sicurezza della strada scorrevole “Due Fiumare” che collega i comuni di Rocca di Caprileone, Galati Mamertino, S. Salvatore di Fitalia, Castell’Umberto, Naso, Longi e Tortorici. A denunciare la condizione di insicurezza, con una nota inviata anche al Prefetto di Messina, è la responsabile zonale della Cisl di Capo d’Orlando, Alfonsa Franchina che evidenzia come gli “inconvenienti sono riconducibili ai lavori relativi al passaggio della condotta del metano ad opera della Nebrodi Gas, che chiaramente è chiamata alla responsabilità primaria, a beneficio dei comuni di Capo d’Orlando, Capri Leone, Torrenova e Sant’Agata Militello”.
“Il risparmio prima di tutto” è stato lo slogan dell’inaugurazione del 30 ottobre scorso ipotizzando un notevole risparmio sulle bollette della Nebrodi Gas, per via della riduzione del trasporto su gomma. “Purtroppo – sottolinea Alfonsa Franchina – a distanza di oltre sei mesi non è dato sapere quando si provvederà al completamento dell’asfalto come previsto dalla prescrizioni di legge in termini di ripristino stato di quella che viene chiamata ‘strada a scorrimento veloce Mare Monti’ e che oggi, più di prima, in tutta la sua percorrenza presenta buche e pericolosissimi dislivelli.
A poco serve l’installazione di segnaletica di ‘lavori in corso’ con la riduzione del limite di velocità a 50 km/h, in spregio al codice della strada che indica ben diverse limitazioni sulle strade extraurbane”.
Il tratto di strada, spiega la Cisl zonale, è ad alta densità di transito diurno e notturno, percorso giornalmente dalle popolazioni dei comuni interessati.
“Come Cisl – conclude Franchina – riteniamo che la Provincia regionali, per i tratti di propria competenza, e i sindaci dei Comuni coinvolti nel servizio e quelli fruitori del percorso stradale hanno l’obbligo di attivarsi con tempestività, assumendo le determinazioni di competenza e quindi verificare quando e se verrà effettuata la messa in sicurezza dell’intera carreggiata. Purtroppo questa strada ha già in archivio tanti accadimenti negativi anche di natura mortale e quindi non vorremmo che per intervenire si aspetti il peggio”.