L’unità operativa di Oncologia del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, diretta dal Dott. Ettore Greco, ha fatto registrare fin dal 1996, anno della sua nascita, un trend positivo per quanto riguarda il numero dei ricoveri. Tant’è che nell’anno appena trascorso è stato raggiunto il 208% di saturazione dei posti letto, per un ricavo totale di 2.387.479.42 euro, dopo aver toccato il 160% nel 2012, a fronte dell’indicatore minimo del 75% di utilizzo dei posti assegnati contenuto nel Regolamento emanato dalla Regione Calabria, in applicazione della legge regionale 24/2008, al fine di programmare, facilitare e supportare i processi fondamentali del governo del Sistema Sanitario regionale.
Una tendenza che si è mantenuta costante nel tempo e che ha visto ampiamente raggiunti ed addirittura superati gli obiettivi concordati con la Direzione Generale, anche in carenza di organico. Un dato molto rilevante, tra questi, è la diminuzione della migrazione passiva che ha visto una buona percentuale di cittadini calabresi con patologie neoplastiche avere avuto diagnosi e trattamento, chirurgico e medico, nella regione di residenza. Inoltre, l’Oncologia di Lamezia Terme ha dimostrato ricettività importante per pazienti provenienti da altre regioni e da tutte le altre Asp della regione Calabria.
Per il Dott. Greco “bisogna, ancora, sottolineare che i dati di occupazione dei posti letto disponibili per l’unità operativa, in tutto dieci, utilizzati sempre ed abbondantemente al di sopra del 100%, mettono in evidenza la necessità di aumentarne il numero perché siano sufficienti ad accogliere e trattare una popolazione di “malati di tumore” che sarà, purtroppo, in costante aumento, come testimoniano i dati epidemiologici”.
Spiega il direttore di Oncologia che “dal rapporto tra risultati conseguiti e indicatori di riferimento ospedalieri deriva la performance di un reparto: quanto più esso è performante, tanto più dovrà essere potenziato. L’unità operativa che dirigo è inquadrata, in una gradazione di intensità assistenziale, come media assistenza ed in base a questa classificazione dovrebbe avere in organico 7 medici, 7 infermieri e 4 Operatori socio-sanitari (OSS), mentre la dotazione attuale è di 4 medici, 6 infermieri e 0 OSS. Pertanto è necessario intervenire per potenziare un reparto che non ha sufficienti risorse per fronteggiare la crescente richiesta di assistenza e per essere in linea con le indicazioni regionali in materia di diminuzione della migrazione passiva, dell’abbattimento delle spese sanitarie per gli interventi extraregione, del recupero di immagine della Sanità Calabrese”.
“Sono certo – dichiara ancora il Dott. Greco – che la sensibilità del Direttore Generale, Dott. Gerardo Mancuso, che si è sempre contraddistinto per il buon senso delle scelte e che ha sempre portato avanti un’azione di governo a garanzia del presidio ospedaliero lametino, individuerà le azioni idonee per rendere ottimale la già qualificata assistenza oncologica di questo reparto, che, grazie al lavoro di professionisti competenti e stimati, ha già conseguito risultati che vanno oltre le aspettative”.
“L’oncologia, su scala nazionale – dice il primario – è purtroppo una branca della medicina in continuo sviluppo, è per questo necessario creare le condizioni per evitare agli ammalati i viaggi della speranza che rappresentano una sconfitta non solo per il paziente stesso, che deve affrontare oltre alla malattia anche i disagi di economici, sociali (perdita di giornate lavorative di parenti e/o di chi si prende cura di loro) ed ambientali, ma è una sconfitta anche per noi medici e per la società calabrese. E’ dunque auspicabile – conclude il Dott. Greco – investire le risorse per potenziare le strutture che funzionano e creano attrattiva, nell’interesse dei pazienti che chiedono di essere curati vicino la propria casa e della stessa Azienda sanitaria”.