Riceviamo e pubblichiamo. Nota stampa del Consigliere Regionale Giuseppe Caputo: <<Coinvolti i vertici regionali sulla vicenda dell’impianto di Bucita, il cui sito è stato incluso nel nuovo bando di gara che individua Rossano quale area per il trattamento d’imballaggio della frazione Rsu negli impianti calabresi da destinare in siti extranazionali. Il Consigliere regionale Giuseppe Caputo si dice pronto ad avviare una serrata battaglia al fine di evitare una scellerata ipotesi che metterebbe in ginocchio lo sviluppo economico di un intero territorio che verte prevalentemente su agricoltura e turismo. “Ho avuto modo di mettermi in contatto con i vertici del Dipartimento Politiche per l’Ambiente per chiedere una rettifica del bando e l’immediata esclusione della possibilità di utilizzare il sito di Rossano. Contestualmente ci siamo attivati, unitamente al presidente della IV Commissione “Ambiente” Gianluca Gallo, affinché si possa individuare una strategia comune allo scopo di pianificare un percorso istituzionale che vada nella direzione di tutelare il nostro territorio. Ritengo estremamente grave la decisione posta in essere della Regione Calabria per metodo assunto e per scelta adottata e, fatto ancora più increscioso, senza preliminarmente coinvolgere le istituzioni locali.
Una decisione calata dall’alto che non siamo disponibili a tollerare e che respingiamo con forza. Una scelta senza senso, antidemocratica, scriteriata: come è possibile, infatti, non coinvolgere i principali sindaci del territorio, in particolare i comuni di Corigliano (sede di Porto) e di Rossano (sede di impianto), chiaramente interessati e colpiti da tale scellerata soluzione. Attiveremo tutti i canali possibili e immaginabili per scongiurare questo ulteriore pericolo che incombe sulle nostre comunità. La città di Rossano in tema di “rifiuti” ha dato tanto, ospitando una discarica privata e un impianto pubblico, dimostrando di fatto un’azione solidale nei confronti di altre realtà. Ora basta! Non credo sia giusto un ulteriore sacrificio a danno delle popolazioni. Non permetterò una nuova ondata di rifiuti proveniente dall’intera provincia di Cosenza; nel caso, non esiterò a fare barricate in difesa delle nostre comunità. L’impianto di Bucita, a servizio di 35 comuni, è sorto per l’esclusivo trattamento della produzione di compost e della differenziata, non certo per la lavorazione del tal quale. Ho tentato di mettermi in contatto con l’assessore alle politiche ambientali Francesco Pugliano per chiedere delucidazioni, ma allo stato è fuori sede.
L’invito che rivolgo è alla responsabilità istituzionale del Governo regionale affinché tenga in considerazione il legittimo fermento crescente in città, nell’area urbana Corigliano-Rossano, nella Piana di Sibari in particolare. Rinvengo, infine, una tendenza a generare contrapposizioni da parte di movimenti e partiti sull’accaduto: l’invito è alla coesione. A poco o nulla servono le divisioni interne al territorio; su questa questione come in altre, è auspicabile unire le forze e battersi evitando conflitti di parte. Non è tempo di polemiche e di scontri, gli elettori già sfiduciati si mostrerebbero ulteriormente ostili nei confronti di una politica non in grado di dare risposte e che manifesta atteggiamenti litigiosi.>>