Il Comitato “…per l’Ospedale di Paternò” ha raccolto tutta la documentazione relativa al fermo dei lavori di messa in sicurezza del nosocomio “Santissimo Salvatore”: lavori scattati nel 2008 e misteriosamente fatti bloccare nemmeno otto giorni dopo. E’ da quel momento che tutto il territorio, nel silenzio generale, finirà col subire uno dei soprusi più devastati di sempre. Di fatto, il fermo dei lavori – per il quale sono state accampate nel corso degli anni le giustificazioni più strampalate – ha prodotto due risultati. Uno: l’impoverimento di una struttura ospedaliera che è sempre stata all’avanguardia. Due: il pagamento di una parcella da 852 mila euro per la redazione di un progetto che poi, venne detto, era stato errato. Ebbene, adesso è giunto il momento di ristabilire il senso di verità di una questione che grida giustizia. E questo, indipendentemente da quello che sarà il nuovo Piano regionale sanitario. Il Comitato “…per l’Ospedale di Paternò consegnerà nelle prossime ore alla Procura della Repubblica di Catania una documentazione dettagliata, con cronologia puntuale dei fatti, nomi e cognomi, atti ufficiali. Sulla pelle del “Santissimo Salvatore” si è giocata una partita che definire “buia” è solo un epiteto. Si è giocato sulle speranze e sul diritto alla salute di tanta gente: alla magistratura affideremo il diritto/dovere di far conoscere la verità delle cose.