I Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro rendono noto che nella mattinata odierna hanno tratto in arresto Ezio Curto cl. ’69 poiché a seguito di una perquisizione presso la sua abitazione è stato trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa e diverso munizionamento.
L’operazione rientra nella più vasta attività di una serie di servizi finalizzati a garantire una efficace azione di contrato alla recrudescente criminalità diffusa, disposta dal Comando Compagnia, anche a seguito della recente rapina perpetrata ai danni di un gioielliere del centro petilino: posti di controllo, servizi perlustrativi rinforzati con l’ausilio di altri Reparti della Compagnia, pattuglie di militari a bordo di “auto civetta”, perquisizioni d’iniziativa a tappeto, sono queste le contromisure adottate dall’Arma locale per un’efficace e visibile risposta dello Stato contro gli ultimi episodi avvenuti nel comprensorio ( il riferimento va anche allo Stellario rubato ad inizio anno a Castelsilano ed immediatamente rinvenuto dall’Arma locale con la denuncia alla Procura di uno dei responsabili).
Proprio durante una delle diverse perquisizioni d’iniziativa effettuate questa mattina all’alba, nella frazione Cammellino di Petilia Policastro, i militari si presentavano alla porta del Curto Ezio, già arrestato diversi anni fa per detenzioni di armi: il soggetto, tardando ad aprire la porta, non faceva altro che insospettire ulteriormente i militari operanti e prima di aprire la porta di casa lanciava dalla finestra del primo piano un involucro che veniva immediatamente recuperato dal dispositivo di militari che aveva opportunamente circondato lo stabile. All’interno dell’involucro vi era una pistola Beretta cal. 7.65, con matricola abrasa, munita del caricatore pieno, perfettamente funzionante e oliata. In un sacco di mangime per polli venivano inoltre rinvenute, in una pertinenza dell’abitazione, ulteriori 40 cartucce del medesimo calibro. Il Curto, al termine delle articolate attività di perquisizione veniva quindi dichiarato in arresto dai militari della Stazione di Petilia e del Nucleo Operativo e Radiomobile che hanno operato in sinergia, e messo a disposizione del Pubblico Ministero di Turno che ne ordinava la traduzione presso la Casa Circondariale di Crotone.
La pistola in questione nei prossimi giorni verrà inviata presso il R.I.S. di Messina per gli accertamenti tecnici di rito, al fine di verificare se sia mai stata utilizzata in fatti di sangue o azioni criminali.
Le attività preventive dell’Arma di Petilia continueranno nei prossimi giorni per rafforzare il consolidamento della sicurezza percepita da parte dei cittadini.