“L’Amministrazione comunale di Messina ha ben chiaro il ruolo della stampa libera in un paese democratico e ritiene che tale funzione debba essere preservata anche e soprattutto nelle realtà locali dove le istituzioni, e tra di esse il Comune, presidiano gli interessi e le esigenze più vicine al cittadino. In tale ambito, la stampa libera è quella che dà voce al cittadino e consente di aprire un canale importante di dialogo con le istituzioni, anche e soprattutto quando si devono rappresentare elementi di critica e di stimolo alla Pubblica Amministrazione”. E’ il pensiero del sindaco di Messina, Renato Accorinti, che oggi ha incontrato il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti, riunito nella Città dello Stretto. Accorinti, che era accompagnato dal suo capo di gabinetto, Silvana Mondello, ha rappresentato al Consiglio la difficilissima situazione delle finanze comunali, ricordando che per adesso la pianta organica dell’ufficio stampa è fissata in una sola unità in base ad una decisione dell’ex commissario del Comune, Luigi Croce. L’Ordine ha poi invitato il Sindaco ad ampliare la dotazione organica per potenziare l’ufficio stampa a presidio delle funzioni di libertà, che lo stesso primo cittadino ha riconosciuto essere elemento fondatorio del giornalismo. Accorinti ha precisato che attualmente l’incarico è stato affidato, con atto di interpello, al giornalista professionista, Sergio Colosi, dipendente del Comune, in quanto l’Amministrazione ha il dovere sancito dalle norme di valorizzare prioritariamente le professionalità interne. Il sindaco, sollecitato dal Consiglio e dalla segreteria provinciale dell’Assostampa, ha anche garantito il costante controllo del regolare svolgimento delle conferenze stampa, a cui sono e saranno autorizzati a partecipare – come prevede il regolamento – soltanto i giornalisti iscritti all’Ordine. Il presidente del Consiglio, Riccardo Arena, oltre ad aver ringraziato il sindaco, il primo di Messina ad aver accolto un invito dell’Ordine, si è detto felice per la collaborazione volta a garantire la tutela del diritto di informazione.