Il Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, interviene in merito alle notizie lette sulla stampa, riguardanti Villa Sant’Anna per chiarire la posizione dell’Azienda sanitaria e precisare alcune affermazioni riguardo la casa di cura privata di Cardiochirurgia.
Il Dott. Mancuso precisa innanzitutto che “l’Asp considera questa struttura strategica per il sistema sanitario regionale, che ha sempre valutato con grande attenzione per la professionalità e la qualità delle prestazioni erogate, tuttavia la vicenda impone considerazioni che non possono fare riferimento all’applicazione di norme di legge a cui nessuno si può sottrarre”.
E spiega che “il ritardo di contrattualizzazione è dovuto esclusivamente alla mancanza dell’accreditamento: per effetto di una legge indicata dal piano di rientro, che prevede che tutte le strutture con rapporti contrattuali con l’ente pubblico devono possedere requisiti di sicurezza e strutturali concordanti con le norme in vigore, nel giugno 2012 si doveva procedere al nuovo accreditamento. Tutte le cliniche private si sono sottoposte al controllo delle commissioni Aziendali che, dopo la verifica dei requisiti di sicurezza e strutturali, hanno ottenuto l’accreditamento se a norma oppure hanno dovuto ottemperare alle prescrizioni. A tal proposito si ricorda come la mancanza dei requisiti ha portato alla chiusura di molte strutture private. L’unica a non aver concluso l’iter di accreditamento è proprio “Villa Sant’Anna” che, per effetto di mancanza di requisiti, non ha ancora ottenuto la certificazione dell’accreditamento. Una struttura strategica per la funzione assistenziale che svolge, che abbiamo seguito e considerato con misura quando, nel febbraio scorso, ci siamo accorti delle difficoltà”.
“In quella occasione – prosegue il dg Mancuso – scrissi al Dipartimento, in accordo con il Presidente Scopelliti, per accelerare le procedure e risolvere il problema, perché questa Regione non poteva permettersi il lusso di rimanere senza la Cardiochirurgia privata. Questa vicenda si è protratta, la commissione competente di Crotone non ha ancora rilasciato l’accreditamento e oggi siamo nella situazione in cui, in carenza di accreditamento, come dice la legge, non si può stipulare il contratto. Perciò in mancanza di contratto non si possono erogare somme: nella pubblica amministrazione non si possono dare soldi, questo è un principio generale a cui nessuno si può sottrarre, perché il danno erariale che deriverebbe da un pagamento improprio ricadrebbe esattamente sulle spalle del Direttore Generale”.
“Quindi noi stiamo aspettando e stiamo sollecitando perché le procedure di accreditamento vengano terminate – evidenzia il Dott. Mancuso – e subito dopo, così come abbiamo detto anche al Prefetto di Catanzaro, corrisponderemo le spettanze per l’attività dell’anno 2012. Noi quindi siamo pronti: in 24 ore potremmo dare i soldi per chiudere la vicenda 2012, lo abbiamo scritto al Prefetto ufficialmente e abbiamo sempre mantenuto questa posizione”.
Il Direttore Generale conclude infine affermando “siamo in una condizione in cui tutto è chiaro, le dietrologie sono speculazioni di corridoio che certamente non appartengono all’Azienda sanitaria provinciale ed al Commissario del Piano di Rientro, perciò non ci interessano e non hanno fondatezza in quanto il comportamento della Regione e dell’Asp di Catanzaro è stato sempre lineare. Tutti ci auguriamo che la vicenda si risolva in pochi giorni con la stipula del contratto e con la risoluzione dei problemi a cui si è fatto cenno”.