Continuano senza sosta i controlli su strada svolti dal Nucleo Radiomobile di Messina nell’ambito del piano coordinato di controllo del territorio del capoluogo peloritano. Altri cinque aspiranti piloti sono stati sorpresi alla guida di veicoli senza che avessero mai conseguito alcuna patente, un requisito ritenuto evidentemente un trascurabile dettaglio da parte di molti giovani messinesi, stante l’elevato numero di segnalazioni inoltrate alla Procura della Repubblica dall’inizio dell’anno (oltre 100 del solo Nucleo Radiomobile). Il dato preoccupante delle ultime denunce, infatti, è che i cinque baby conducenti sono tutti giovani di età non superiore a vent’anni, tre ancora minorenni ed uno già ultra recidivo in quanto segnalato per analoghe violazioni nell’anno passato e, l’ultima volta, non più di due settimane addietro. Sebbene da quest’anno il Codice della Strada abbia inasprito il regime sanzionatorio, includendo anche la guida dei ciclomotori da parte di soggetti privi di patente o di certificato di idoneità tra le violazioni di natura penale, non è comunque raro trovare minorenni che si misurano con il traffico cittadino alla guida di potenti veicoli a due e quattro ruote. Un maggiore controllo da parte dei genitori sarebbe decisamente auspicabile in tal senso, anche nella considerazione che il Codice della Strada prevede sia il coinvolgimento di chi esercita la potestà genitoriale nel procedimento sanzionatorio derivante da violazioni commesse da minori, sia comunque sanzioni specifiche per i proprietari dei mezzi che incautamente affidano i propri veicoli a persone prive di requisiti per manovrarli.
Nel corso di un altro intervento, invece, l’equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile ha denunciato per il reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone l’ennesimo conducente esibizionista, convinto che montare sulla propria vettura un impianto stereo artigianale, di dimensioni e potenza assolutamente sproporzionate, per diffondere musica di dubbio gusto ad un volume assordante mentre passeggia nelle ore notturne per le vie del centro rappresenti una bella idea per farsi notare. I militari, impegnati in servizio notturno di pattuglia in città, hanno inizialmente udito della musica assordante provenire da una via non meglio precisata, riuscendo poi ad individuare la fonte sonora in una piccola utilitaria, al cui interno vi era acceso con il volume al massimo, un impianto stereo artigianale ,composto da una cassa in legno grande quanto tutto il bagagliaio del mezzo, contenente un terminale subwoofer da 500 Watt e un amplificatore da 400 Watt. Considerata l’ampia diffusione di questo malcostume nella città di Messina, la vera sorpresa per i militari è stata invece l’età dell’autore del reato: un quarantenne, già noto alle Forze dell’Ordine, in luogo dei “soliti” ventenni immaturi alla scomposta ricerca di un modo per apparire. Smontato e sottoposto a sequestro l’impianto stereo dal veicolo, con l’eventuale sentenza di condanna si rischia anche la confisca e la distruzione della costosa strumentazione audio.