Si è svolta stamani, alle 10.30 all’Hotel Jolly, la conferenza stampa di presentazione del programma di iniziative che Confimpreseitalia Messina porterà avanti in vista dell’Assemblea Nazionale che si svolgerà dal 7 al 9 febbraio 2014 a Cassina (FR).
Durante il corso della mattinata sono affrontati diversi temi di attualità e interesse, dal credito alle start up d’impresa, dalla progettazione alla consulenza nel turismo, dalla sicurezza sul lavoro ai servizi internet, dal commercio elettronico alla privacy.
“Messina rappresenta la prima tappa di questa Road Map che coinvolgerà tante sedi di Italia”, ha esordito Giuseppe Santalco, presidente di Confimpreseitalia Messina.
“Da diversi anni, siamo presenti sul territorio e collaboriamo con diverse imprese – ha proseguito durante il suo intervento – poiché consapevoli che lo sviluppo economico della città passa dal concetto chiave di fare squadra”.
Parola poi alla dott.ssa Giovanna Beccalli, rappresentante di Italia Lavoro Macroarea Sicilia, che ha incentrato il suo intervento sul programma AMVA.
“L’obiettivo – ha dichiarato – è promuovere l’applicazione del contratto di apprendistato e incrementare i livelli occupazionali dei giovani nel mercato del lavoro”.
A seguire, l’intervento del dott.re Stefano Saporita, consulente Confeserfidi Messina, che ha spiegato come il loro obiettivo sia analizzare i problemi degli imprenditori e delle imprese cercando di trovare soluzioni sostenibili.
A chiudere, le parole attese del Presidente Nazionale di Confimpreseitalia, Guido D’Amico.
“Per uscire dalla crisi, è necessario condividere una strategia comune, fondata su quattro pilastri. Innanzitutto la sburocratizzazione, con la creazione di uno sportello unico, poiché la consapevolezza è che nel nostro Paese la burocrazia strozza le imprese. Secondo punto: accesso al credito. Noi chiediamo al governo di riprendere il fondo di rotazione. Terzo punto è l’internazionalizzazione, considerando che l’esportazione in Italia è l’unico settore che oggi rimane ancora positivo. Ultimo punto, il cuneo fiscale che, nella nostra penisola, è il più alto d’Europa”.