«Le dimissioni dei subcommissari Pezzo e D’Elia rappresentano un nuovo, l’ennesimo, inconfutabile ed evidente riscontro della confusione che regna all’interno della struttura commissariale per l’attuazione del Piano di rientro».
E’ quanto afferma il Deputato del PD Bruno Censore, commentando le dimissioni dei due subcommissari al Piano di rientro dal disavanzo sanitario per la Calabria, Luciano Pezzi e Luigi D’Elia, che affiancano nella gestione del ripiano dei debiti del settore sanità il governatore Giuseppe Scopelliti.
«Il ritardo, il grave ritardo con il quale si sta procedendo alla riorganizzazione del sistema sanitario calabrese – osserva Censore – è stato certificato, oltre che da un organo terzo qual è il Tavolo Massicci, direttamente dal Governo che attraverso le parole pronunciate alla Camera dal Sottosegretario per la Salute, Paolo Fadda, proprio nelle scorse settimane aveva fatto emergere un vero e proprio “caso Calabria”, regione in cui, ormai è noto a tutti, è stato sostanzialmente messo in discussione il diritto costituzionale alla salute, nonostante la pressione fiscale di IRAP e addizionale IRPEF sia ai tetti massimi.
Adesso, come se ciò non bastasse, a pochissime ore dalla presentazione del nuovo Piano Operativo da presentare al Tavolo Massicci, arrivano le dimissioni dei due subcommissari Pezzo e D’Elia che, oltre a minare la credibilità di Scopelliti, accentuano le difficoltà della gestione sanitaria in Calabria. Pertanto – conclude il Deputato del PD – nei prossimi giorni interrogherò il Governo in ordine a questa situazione dai contorni poco chiari che genera un ulteriore motivo di forte preoccupazione per il futuro della sanità calabrese».