In riferimento alla notizia del fermo e del controllo di nove stranieri, che presidiavano gli incroci del centro città, chiedendo l’elemosina, l’assessore alle politiche sociali e salute, Nino Mantineo, è intervenuto con una nota evidenziando che “i poveri, costretti all’accattonaggio sul ciglio delle strade o dei marciapiedi, vivono una condizione di disagio e non possono essere criminalizzati. Già sono costretti a prostrarsi; a ciò si aggiunge la beffa del provvedimento disciplinare nei loro confronti; si tratta di barbarie morali e giuridiche. Queste forme di repressione sembrano rievocare le società medievali. Sarebbe opportuno, quindi, poiché la norma esiste, rivolgere un invito all’obiezione di coscienza da parte delle forze dell’ordine e ai rappresentanti del Corpo di Polizia municipale. E’ giusto, invece, – conclude l’assessore Mantineo – verificare se dietro i bambini e i poveri che chiedono l’elemosina ci sia una regia occulta che li spinge a farlo e raccoglie i guadagni”.