Nell’ambito delle attività volte alla prevenzione e repressione dei reati, i militari della Stazione Carabinieri di Lipari, all’esito di una intensa attività info-investigativa, hanno denunciato in stato di libertà due persone, ritenute responsabili di ricettazione. Le indagini dei militari della Stazione Carabinieri di Lipari erano scattate all’indomani del 3 settembre u.s. allorquando era stato denunciato, presso i locali uffici del suddetto organo di polizia, un furto di monili in oro da parte della moglie del vice-sindaco del Comune di Lipari. Nella circostanza la denunciante ha riferito di essersi accorta della sottrazione di alcuni monili in oro custoditi in un armadio presso l’abitazione dei suoceri, sita in Lipari, ove abitualmente risiede con la famiglia quando s’intrattiene sull’Isola per motivi di lavoro. La stessa infatti, allontanatasi dall’Isola per alcuni giorni, fatta la spiacevole scoperta una volta tornata, si è subito recata presso la locale caserma dei carabinieri per denunciare il fatto pur non riuscendo a contestualizzare l’arco di tempo entro il quale si sarebbe verificata la sottrazione dei preziosi e che quindi poteva anche risalire a diverso tempo addietro.
Sono pertanto partite le indagini che hanno visto i militari dell’arma locale rivolgersi prioritariamente ai due “compro oro” presenti sull’Isola secondo quella che è una prassi ormai consolidata di fronte ad episodi di questo tipo allorché detti esercizi commerciali diventano “normalmente” i principali ed inconsapevoli interlocutori di chi commette furti per “recuperare” anche consistenti quantità di danaro.
L’attività d’indagine ha permesso, attraverso il diretto riconoscimento delle effigie fotografiche registrate dai predetti negozi e sottoposte in visione alla vittima, di individuare un orecchino, un bracciale ed un altro orecchino “versati” nei mesi di luglio ed agosto presso entrambi i suddetti esercizi commerciali. A quel punto è stato semplice identificare gli autori del reato, proprio in merito all’obbligo per i titolari di dette attività di registrare i documenti di coloro che “cedono” oro in cambio di danaro, ed è pertanto scattata una denuncia penale per il reato di ricettazione per un 26enne di Milazzo e un 20enne di Lipari.