Al campo profughi la situazione è sotto controllo e la macchina organizzativa si sta rivelando efficiente. Dal giorno dello sbarco (5 luglio) sono emerse nuove esigenze di gestione dell’accoglienza soddisfatte in modo sollecito grazie al coordinamento tra le istituzioni. Da ieri mattina, l’Asp con il commissario straordinario Gerardo Mancuso – d’intesa con il prefetto Antonio Reppucci – ha istituito un presidio con un medico e due infermieri, attivo due ore al mattino e due nel pomeriggio. Per l’attivazione della postazione medica, venerdì è stato effettuato un sopralluogo dal dott. Guglielmo Curatola, responsabile del 118. Il commissario dell’Asp da qualche giorno è in stretto contatto telefonico col sindaco Gerardo Frustaci e nei prossimi giorni visiterà il campo. La dott.ssa Costanza Pino, capo di gabinetto della Prefettura, ieri mattina ha incontrato il sindaco per fare il punto della situazione, presenti il capitano dei carabinieri Emanuele Leuzzi e il maresciallo Camillo Privitera. La dott.ssa Pino ha annunciato che il prefetto nei prossimi giorni ha inserito nell’agenda una visita al campo. In queste ore, dopo l’intervento del dipartimento di Prevenzione diretto dal dott. Giuseppe De Vito e del coordinamento aziendale per la questione immigrazione diretto dalla dott.ssa Teresa Napoli, sono stati allertati anche il dott. Francesco Tropea, direttore U.O. Abs Soverato, e la dott.ssa Giuseppina De Stefano responsabile della Farmacia Bss n. 3 di Soverato. Intanto, anche la presenza dei volontari è stata rafforzata con il contributo della Croce rossa italiana (Cri) di Monasterace mentre nel pomeriggio di ieri la Cri provinciale di Crotone ha effettuato una nuova distribuzione di vestiario. In questi giorni è stata peraltro attivissima la Cri di Badolato, presente il dott. Nicola Lentini che ha assicurato assistenza medica da volontario. Nella prossima settimana si auspica che l’emergenza possa cessare col trasferimento dei profughi in centri attrezzati e organizzati e nelle prossime ore si prepara anche la sistemazione in comunità dei sette minori.
Gazzetta del Sud – Massimo Ranieri