02/06/2011 – La Russia ha vietato oggi l’importazione di verdure e ortaggi freschi da tutti i paesi dell’Unione Europea in seguito all’epidemia mortale causata dal batterio E. coli 0104. Lo ha annunciato l’agenzia di difesa dei consumatori russa. “Il divieto di importazione di verdure ed ortaggi freschi, che riguarda tutti i paesi dell’Unione europea, ha effetto da questa mattina (giovedì)”, ha dichiarato il capo dell’agenzia di difesa dei consumatori, Gennady Onishchenko, citato dall’agenzia Interfax. Le verdure e gli ortaggi già importati dall’Ue “saranno sequestrati in tutta la Russia” ha aggiunto.
UE, DECISIONE RUSSIA E’ SPROPORZIONATA – Il blocco delle importazioni di verdure e ortaggi freschi da tutti i paesi dell’Unione europea verso la Russia “é sproporzionato”. Lo ha detto Frederic Vincent, portavoce del Commissario europeo per la salute John Dalli. “La Russia sta prendendo misure sproporzionate rispetto alla situazione che c’é attualmente nella Ue – ha detto Vincent – Non c’é particolare pericolo sulla frutta e sui legumi che vengono dalla Unione europea”. Il portavoce ha precisato che la direttrice generale per la sanità alla Commissione europea, Paola Testori Coggi, oggi scriverà una lettera al suo omologo russo. Il blocco delle importazioni è stato annunciato dal direttore dell’agenzia russa per la protezione dei consumatori, Gennady Onishchenko, che ha lanciato anche un appello al consumo di prodotti locali anziché importati. Secondo quanto dichiarato all’agenzia Interfax, Onischenko ha aggiunto che l’epidemia di E.coli “dimostra come la legislazione europea, che alcuni vorrebbero che fosse adottata dalla Russia, non funziona”. La Russia è il primo mercato di esportazione di frutta e verdura per l’Unione europea, che a sua volta è anche il primo fornitore di prodotti freschi per la Russia. Il valore delle esportazioni di frutta e verdura è stimato fra 3 e 4 miliardi di euro all’anno.
COLDIRETTI, DA DIVIETO RUSSIA DANNO 4,4 MLN – L’Italia esporta in Russia ortaggi e legumi per 4,4 mln di euro l’anno messi ora a rischio “per effetto dell’assurdo divieto imposto all’import di verdure da tutti i paesi dell’Ue, a seguito dell’epidemia causata dal batterio E. coli 0104”. E’ quanto denuncia la Coldiretti, secondo cui “l’allarmismo ingiustificato” creato attorno ai cetrioli ha già provocato “una psicosi in tutta Europa che ha colpito le esportazioni nazionali di ortofrutta, con perdite di 20 mln in una settimana”. Dopo che le analisi delle autorità sanitarie europee hanno scagionato i cetrioli senza individuare al momento il fattore scatenante dell’epidemia, il divieto imposto dalla Russia – sottolinea la Coldiretti – rappresenta “una misura unilaterale e generalizzata del tutto inopportuna destinata peraltro a generare allarmismo e a far salire i danni subiti dagli incolpevoli produttori nazionali”. Secondo l’associazione, “occorre fare immediata chiarezza sull’evoluzione dell’ epidemia per superare una psicosi che rischia di essere devastante per la salute e per l’economia”. L’allarme per il batterio killer in Europa arriva – ricorda infine la Coldiretti – a dieci anni esatti dal primo caso di mucca pazza e fa salire a 5 miliardi i danni provocati dalle psicosi nei consumi generati da emergenze alimentari, vere e presunte, che si sono verificate nell’ultimo decennio.
Gazzetta del Sud – 2 giugno 2011