Eternit o non eternit, questo è il problema. Come il dubbio amletico di memoria shakespeariana si abbatte in città il “ciclone” eternit. Controlli a raffica per tutta la giornata di ieri da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di contrada Cardarello, su edifici pubblici e uffici dell’amministrazione comunale. Su delega della Procura della Repubblica di Catanzaro, i pompieri hanno iniziato eseguendo una serie di campionamenti nella caserma della polizia municipale in via Stazione. I campioni prelevati dal tetto della caserma sono stati inviati in laboratorio per le analisi del caso e, soprattutto, per verificare se si tratta di eternit. Sostanza dannosa a volte letale per l’organismo umano. Per vederci più chiaro in tutta la vicenda abbiamo contattato telefonicamente il comandante della polizia municipale Nicola Muraca che, tra l’altro, è anche un esperto in materia essendo un perito chimico nucleare specializzato in igiene delle radiazioni. «Eravamo già informati del sopralluogo dei vigili del fuoco – ha affermato Muraca – I controlli sono partiti dall’Arpacal, che sostiene di avere in possesso delle foto aeree dalle quali si evince la presenza di eternit su diversi tetti di abitazioni e uffici di Soverato. Le indagini tecniche partirono anni addietro e l’ex sindaco Raffaele Mancini aveva segnalato all’Arpacal la possibile presenza della sostanza. Per quanto riguarda il comando di polizia municipale, escludo al momento che ci possa essere un pericolo serio, in quanto si tratta di eternit del tipo non pericoloso, chiamato tecnicamente di “vecchio tipo”. In ogni caso, dal 2008 sono in bilancio 50 mila euro che serviranno a sostituire il tetto e a migliorarlo con i pannelli solari, proprio per scongiurare pericoli». I controlli dei vigili del fuoco hanno riguardato, inoltre, le case popolari di Soverato superiore e quelle in marina vicino al comune in piazza Maria Ausiliatrice. (c.b.)
Gazzetta del Sud