Viola Lo Duca e le sue maschereMilazzo – Si sta svolgendo nel salone parrocchiale della Chiesa di San Pietro la mostra di Viola Lo Duca dal titolo «Sguardi», incentrata sulle sensazioni di chi guarda la realtà trincerandosi dietro una maschera metaforica allo scopo di apparire piuttosto che essere. È la stessa giovane Viola a spiegare la funzione delle maschere rappresentate nei suoi dipinti: esse esprimono i diversi stati d’animo, resi ancora più evidenti ed espliciti da quelle in cui vi si celano gli occhi.

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Calandosi nel contesto pittorico delle sue opere, ella sostiene che quanto raffigurato con i suoi umori e stati d’animo. Particolarmente estesi sono i contrasti cromatici fra il bianco ed il nero, quest’ultimo avente la funzione di renderne tangibile la tridimensionalità.  appartiene proprio a lei.

Un altro colore usato frequentemente è il giallo nella sua tonalità oro, perché è il simbolo della luce. Una caratteristica curiosità suscita l’aggiunta di piccoli accessori, quali monili, monetine, ninnoli, ecc. mediante un decorativismo, che cura ogni minimo dettaglio, suscitando nell’osservatore una sensazione di immaginazione insita nell’opera.

L’approccio alla ricerca artistica sulle maschere risale all’anno 2007 iniziando dalle maschere africane, passando successivamente a quelle veneziane, fino ad approdare oggigiorno a quelle materiche. Alla cerimonia di presentazione il relatore Gianpiero Picciolo ha celebrato la bellezza delle tele esposte auspicando per lei che si realizzi il sogno di partecipare alla prossima Biennale d’Arte a Venezia.

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Il critico d’arte prof. Francesco Alesci ha sottolineato l’esigenza di identità e di voglia d’emergere. L’originalità delle sue opere si esprime attraverso una forma onirica che vuole trasmettere agli altri, sotto cui si celano le aspirazioni di una giovane artista. La maestra d’arte Anna Parisi, dopo avere elogiato Viola Lo Duca, ha palesato come gli sguardi riproducano la coltivazione dell’anima, essendo espressione del proprio stato d’animo. La titolare della galleria d’arte «Esperidia» ha infine fatto presente i progressi dell’artista venticinquenne per avere compreso i vari stati d’animo nelle maschere raffigurate nelle sue molteplici opere. Il simposio si è dunque concluso con l’invito di Gianpiero Picciolo, componente dell’associazione culturale «San Pietro», a visitare la mostra, che rimarrà aperta fino al 7 di agosto.

 Foti Rodrigo

 

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