Alla fine le liste dovrebbero essere tre Sabrina Amoroso Montepaone A Montepaone si vivacizza l’ambiente politico all’indomani della notizia delle candidature di Massimo Rattà, Giuseppe Macrì, Tina Montillo e Piero Fodero all’interno della lista capeggiata dall’attuale vicesindaco Franco Froio. Fatti i primi nomi del gruppo che continuerà il progetto amministrativo del “sole che sorge”, che proprio il sindaco Rattà (ora alla scadenza del suo mandato) dieci anni fa aveva iniziato, trovano spazio le prime analisi nel tentativo di interpretare le motivazioni che hanno mosso i protagonisti ad effettuare delle scelte per molti versi sorprendenti. La candidatura a consigliere con la lista Froio del PDL, di Massimo Rattà, sindaco uscente, consigliere provinciale e segretario cittadino a Montepaone dello stesso partito, è quella che fornisce elementi indicativi sulla volontà della lista di abdicare per la trasparenza contro ogni strategia politica che, a questo punto della campagna elettorale, si sarebbe potuta portare avanti nel tentativo di “bluffare” i candidati che a suo tempo avevano dichiarato la disponibilità a costruire una lista di centrodestra a patto che Rattà ne rimanesse fuori. É il caso ad esempio di Salvatore Mazzotta esponente di punta dell’UDC ed ex capogruppo di maggioranza, che a dicembre aveva pubblicamente annunciato la sua opposizione politica a quello che non riconosceva più come il suo sindaco. Si scatena poi la curiosità per la scelta trasversale di Giuseppe Macrì consigliere di minoranza, segretario cittadino del PD e, fino a qualche settimana fa, primo della lista degli oppositori di Franco Froio che ora si schiera dalla sua parte. Meno “discussi” i nomi della giovane Tina Montillo forza fresca nel gruppo di Froio che conterà anche sulla presenza di Piero Fodero in rappresentanza dell’UDC. Per ciò che riguarda la posizione degli antagonisti, incuriosisce la scelta di un’eventuale terza lista che realizzi definitivamente la scissione degli oppositori all’attuale governo. Nulla da dire sulla candidatura di Lucia (Noi sud) che potrebbe riunire esponenti in vista della sinistra montepaonese, lo scetticismo si basa per lo più sull’ipotesi di una scissione che, nell’economia del voto, dividerebbe le forze a tutto vantaggio di Franco Froio. Tutto questo tenendo sempre presente una cosa: manca ancora il nome del candidato a sindaco della seconda lista che, dopo ripetute riunioni, non è stato individuato, a testimonianza di un mancato accordo dei membri del gruppo. In molti, tra i due litiganti (Candelieri e Viscomi) vedrebbero un terzo nome pronto a farsi avanti ma si crede che non sia esterno al gruppo dei “galatiani” appartenente alla cerchia dello storico sindaco sulla cui candidatura in troppi sono pronti a scommettere. Si ridisegna in maniera anomala così la geografia politica di Montepaone: con la lista Froio che realizza l’unione inaspettata tra PDL e PD non trovando però il pieno appoggio dell’UDC che tenta un accordo con in socialisti per la creazione di una seconda lista che avrebbe potuto includere, Noi Sud pronta invece a realizzare l’alternativa della terza lista se si irrigidiranno le posizioni fin ora enunciate. Un candidato a sindaco ufficiale (e non quattro come erroneamente riportato nel titolo, ma non nell’articolo, pubblicato nell’edizione di ieri di Gazzetta del Sud) e due possibili contendenti in altrettante liste che ancora non sono uscite allo scoperto ma che nelle prossime ore dovrebbero decidere gli assetti definitivi.
Gazzetta del Sud del 6.4.2011