Con decreto del prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, sono stati convocati i comizi elettorali per domenica 15 e lunedi 16 maggio prossimi per il rinnovo dei Consigli comunali di 13 comuni della fascia jonica reggina, di cui 12 nella Locride e uno nell’area grecanica. Si tratta dei comuni di Ardore, Camini, Casignana, Gerace, Locri, Mammola, Monasterace, Palizzi, Sant’Agata del Bianco, Siderno, Staiti e Stilo, ovvero il 28% dei 42 comuni che compongono il territorio locrideo. Nell’area grecanica si vota, invece, a Bova. Le elezioni di primavera coinvolgono, sempre nella Locride, 51.034 abitanti, secondo i dati basati sul Censimento della popolazione rilevata nel 2001, cioè circa un terzo della popolazione complessiva; a Bova gli abitanti sono 474. In tutto, quindi, nella fascia ionica, saranno interessati 51.508 cittadini. Secondo quanto è possibile desumere dalla lettura della circolare del Viminale inviata a tutte le Prefetture italiane, a decorrere da quest’anno viene applicata la riduzione del 20% del numero dei consiglieri comunali. Nella Locride, pertanto, il 15 e 16 maggio prossimi saranno complessivamente 131 i consiglieri comunali da eleggere (sindaci a parte) rispetto ai 172 delle precedenti consiliature; Bova dovrà eleggere 9 consiglieri anziché 12. Sempre in virtù della nuova normativa, inoltre, saranno in totale 43 gli assessori che comporranno i nuovi esecutivi dei 12 Comuni della Locride contro i precedenti 60 (a Bova 3 invece di 4). Nello specifico dovranno eleggere 16 consiglieri anziché 20 (e 5 assessori anziché 7), i Comuni di Locri e di Siderno (popolazione superiore ai 10 mila abitanti). Dodici consiglieri (anziché 16, perché con popolazione superiore ai 3 mila abitanti), e 4 assessori anziché 6, i comuni di Ardore, Mammola, Monasterace. Nove consiglieri (anziché 12) e 3 assessori (anziché 4) gli altri sette Comuni (Camini, Casignana, Gerace, Palizzi, Sant’Agata del Bianco, Staiti e Stilo) perché con popolazione inferiore ai 3 mila abitanti. Per gli amanti delle statistiche va aggiunto che i civici consessi di Ardore, Bova, Camini, Casignana, Gerace, Locri, Mammola, Monasterace, Palizzi, Sant’Agata del Bianco, Staiti e Stilo dovranno essere rinnovati per conclusione naturale del mandato nel primo semestre dell’anno in corso. Il Consiglio comunale di Siderno, invece, è stato sciolto, ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b), n. 3 del D.Lgs. 267/2000, con decreto del Presidente della Repubblica in data 24 marzo 2010, a seguito delle dimissioni contestuali di oltre la metà dei consiglieri assegnati. Dei 13 comuni chiamati alle urne il 15 e 16 maggio prossimi, solo in uno, Siderno, si voterà col sistema proporzionale; negli altri dodici pertanto si procederà col sistema maggioritario. La città di Siderno, dunque, sarà interessata anche all’eventuale turno di ballottaggio, previsto per il 29 e 30 maggio, per l’elezione diretta del sindaco eventualmente non proclamato eletto a seguito del primo turno di votazione. Appare evidente che, in base alla popolazione, i due Comuni maggiori chiamati a rinnovare i loro civici consessi sono quelli di Siderno (16.734 abitanti al 2001) e di Locri (12.997). Il centro più piccolo è quello di Staiti, con 395 abitanti, preceduto da Bova (474), Sant’Agata del Bianco (715), Camini (736) e Casignana (775). Le popolazioni degli altri centri oscillano tra i 2.709 abitanti (Palizzi) e i 4.820 (Ardore).
Gazzetta del Sud – Antonio Condò