Noemi PALLOTTO (22 anni) scrittriceL’Italia, nonostante la crisi e i suoi permanenti acciacchi più o meno gravi, trova sempre il tempo ed il modo di reagire e di esprimersi al meglio. Lo fanno specialmente le nuove generazioni e sempre più in giovanissima età. Infatti, tende ad abbassarsi l’età media di coloro che cercano (e spesso trovano) il successo delle loro “performances” nei più disparati campi di espressione sociale. C’è una grande voglia di “riuscire” e di far vedere ciò di cui sono capaci. Aspirano molto precocemente al “successo” e alla visibilità. E spesso ci riescono proprio “alla grande” e in modo da stupire sempre di più gli adulti. Il che potrebbe essere considerato, il linea di massima, un aspetto positivo. Ad esempio, la quasi quattordicenne Eleonora Palmese, terza media, sta scrivendo un libro giallo-poliziesco e i primi capitoli hanno impressionato molto alcuni suoi docenti che hanno avuto occasione di leggerli, positivamente stupiti per la loro perfezione stilistica e contenutistica degna di un navigato scrittore.

 copertina_libro_pallotto 2013Dunque, l’età della “grande impresa” personale e del “successo” sociale dei giovani si sta abbassando notevolmente, forse grazie pure ai Nipiol Buitoni, alla Plasmon, alla Nutella, alla Chicco ma anche grazie a maggiori cure familiari e a migliori stimoli o bombardamenti multimediali che le nuove generazioni hanno rispetto a quelle precedenti (effettivamente più pionieristiche e ruspanti). Siamo forse dinanzi ad una qualche mutazione genetica?…

 Però, quasi a dispetto di tutte le più sofisticate tecnologie avveniristiche, per quanto riguarda la letteratura o altre espressioni di comunicazione più discorsive ed intimistiche, alle nuove generazioni globalizzate non basta né può bastare esprimersi soltanto attraverso i nuovi network sociali più usati in internet come gli “e-book” oppure i “blog” personalizzati o come “facebook”, “twitter”, “youtube”, ecc. Anche per loro il fascino del libro di carta stampata resta ancora e sempre inalterato, nonostante la comunicazione multipla ma pressoché “volatile” delle onde magnetiche e del mondo virtuale. Così, sempre più giovani ricorrono alla scrittura impressa tipograficamente nel modo più tradizionale del mondo … quella dei loro padri, dei loro nonni e bisnonni … quella cartacea visibile, tattile ed odorosa delle pagine da sfogliare, gustare e rigustare senza altre “inter-mediazioni” o “interferenze” ed ovunque se ne abbia voglia e piacere.

Pure Noemi Pallotto di Agnone del Molise (nella foto, appena appena 22 anni da poco compiuti, studentessa di lettere e filosofia in Perugia, aspirante giornalista e artista di teatro), ha scelto il libro “in carta e ossa” (potremmo dire) per esprimere il proprio esordio letterario con “Respirazione bocca a bocca” una raccolta di quattro racconti legati tra di loro da un nesso emozionale e filosofico che si muove tra amori di coppia e troppe domande esistenziali che il titolo stesso riporta alla “sopravvivenza” individuale e collettiva, fin quasi ad un tentativo di salvataggio estremo proprio … “bocca a bocca”. Ultimissima possibilità! Come per il mondo che rischia di morire (sia come ambiente che come società) senza una “respirazione bocca a bocca” d’emergenza.

Edito dal “Gruppo Albatros Il filo” di Roma nello scorso mese di aprile 2013 (quindi fresco di stampa nel contesto della collana “Strade – Nuove voci”) il libro della Pallotto, sciorina, in pratica, nelle sue 210 pagine, il fior fiore delle scoperte e delle riflessioni di una giovanissima donna che si apre alla vita e alla società complessa, storica e globale (ma anche all’inconscio, al mistero, all’indicibile e ai paradossi). Lo fa con molta grazia e profondità, con molta partecipazione e commozione, attraverso personaggi solo formalmente di fantasia ma, si capisce, realmente esistenti nei meandri ambientali e nei labirinti sociali di una umanità sempre alle prese con una grande ed irrinunciabile brama di vita e di verità, seppur tra sogno e realtà, ma soprattutto di Amore!

L’Università delle Generazioni di Agnone saluta entusiasticamente il “battesimo letterario” di Noemi Pallotto, che ha dedicato la sua brillante “opera prima” ai genitori Pietro e Filomena ed al fratello Matteo (come si conviene ad una brava ragazza di buona famiglia) mentre zio Angelo Pallotto (“stakanovista” della fornitissima edicola-tabacchi vicino l’ospedale “San Francesco Caracciolo”) la festeggia comunicando, orgoglioso e con gli occhi lucidi, questa “nascita letteraria” agli amici e a tutte le persone più sensibili ai temi umanistici e sociali. E, in effetti, ci sono tanti buoni motivi per esultare alla nascita di un libro, specialmente se di ottima fattura e di belle speranze, in particolare se prima espressione di una giovanissima donna come Neomi!… Il libro, in fondo, è un’autentica “creatura” come un figlio vero e proprio. Un figlio che, si spera, ci sopravviverà anche nel più remoto futuro, persino quando (se avrà fortuna) si sarà persa, in tutto o in parte, la memoria di questi nostri giorni!… Resterà una voce vagante nell’Universo infinito! Auguri, Noemi!

 Università delle Generazioni

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