Nel pomeriggio di ieri 4 giugno, al termine di una complessa attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, personale della squadra Mobile di Reggio Calabria, attivamente collaborato dalle squadre Mobile di Milano, Genova ed Imperia, ha tratto in arresto, presso il valico di frontiera di Ventimiglia (IM), proveniente da Santo Domingo, il latitante Adorno Alati Cristoforo, nato a RC il 19.06.1979), ivi residente, colpito dall’O.C.C. nr.1274/11 RGNR – nr.2680/12 RGIP – nr.159/12 ROCC, emessa in data 22.11.2012 dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, in quanto ritenuto responsabile del delitto di associazione a delinquere finalizzata alla perpetrazione di rapine e furti.
Nello specifico l’Adorno Alati Cristoforo è considerato il promotore di un’organizzazione criminale, sgominata nel decorso anno con la nota operazione denominata “Rolex”, dedita alla perpetrazione di rapine e furti in pregiudizio di gioiellerie ed istituti bancari, ubicate in Reggio Calabria e province limitrofe, nonché per porto e detenzione abusiva d’armi.
In particolare il predetto Adorno Alati Cristoforo, oltre a ricoprire il ruolo di capo, e coordinatore del predetto sodalizio criminale, si è reso personalmente responsabile, unitamente ad altri sodali, anch’essi precedentemente tratti in arresto, delle rapine in danno della gioielleria “VERSACE”, sedente a Reggio Calabria in Corso Garibaldi nr.296, fatto commesso in data 5 febbraio 2011, e di quella in danno della gioielleria “NICOSIA”, sedente in Milazzo (ME) alla Via Medici nr.13/A, fatto commesso il 21 febbraio 2011, entrambe perpetrate con l’uso di armi acquistate illegalmente dall’Adorno Alati Cristoforo e che lo stesso deteneva materialmente presso altri sodali, anch’essi già tratti in arresto.
Si ricorderà, infatti, che le indagini esplicate da questa Squadra Mobile erano sfociate, all’esito dell’operazione denominata “ROLEX”, nell’esecuzione, in data 29 novembre 2012, dell’ordinanza di custodia cautelare nr.1274/11 RGNR -nr.2680/12 RGIP -nr.159/12 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, a conclusione di un’articolata attività investigativa condotta da quest’Ufficio e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, a carico dei sottoelencati soggetti:
Scappatura Antonino, Scalise Francesco, Adorno Alati Cristoforo, Cuzzupi Luigi, Calabrò Graziano, Iosef Manuel, Alesse Emanuele, Cilione Fabio.
L’arresto eseguito ieri nei confronti di Adorno Alati Cristoforo, avvenuto al confine italo-francese di Ventimiglia, costituisce la naturale prosecuzione dell’attività investigativa culminata nella citata operazione “ROLEX”, allorquando il predetto si era reso immediatamente irreperibile.
In particolare, le attività tecniche di intercettazione telefoniche avviate subito dopo la sua irreperibilità ed i complementari accertamenti condotti da quest’Ufficio avevano consentito di appurare che l’Adorno Alati Cristoforo si era sottratto all’esecuzione della predetta ordinanza fuggendo a Santo Domingo, località dove ha trascorso gli ultimi sei mesi.
Il prosieguo dell’attività investigativa, sempre coordinata dalla locale Procura della Repubblica,nella persona del Procuratore CAFIERO DE RAHO e del Sost. Proc. MICIELI, ha permesso di accertare che, con la complicità dei suoi stretti familiari, l’ALATI ADORNO, nei primi giorni del mese di giugno, avrebbe fatto rientro da Santo Domingo facendo dapprima scalo a Bruxelles e, con altro volo, sarebbe atterrato alle ore 15.40 presso l’aereoporto di Nizza dove sarebbe stato prelevato dal di lui padre, Adorno Alati Giuseppe, recatosi in territorio francese a bordo di autovettura noleggiata.
Dalle captazioni è emersa la particolare attenzione ed il certosino scrupolo di pianificarne il rientro a mezzo aereo evitando di atterrare direttamente in territorio italiano per scongiurarne l’inevitabile arresto.
In conseguenza di ciò, personale di questa Squadra Mobile immediatamente si portava in Nord Italia dove, con la collaborazione dei colleghi delle analoghe strutture investigative di Milano Genova ed Imperia, approntava idonei servizi di appostamento, che permettevano di bloccare, presso la frontiera di Ventimiglia, l’autovettura sulla quale viaggiava il latitante.
L’Adorno Alati Cristoforo, quindi, veniva tratto in arresto e dopo le formalità di rito associato presso la Casa Circondariale di Sanremo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.