Continua l’intensa azione di controllo dei Carabinieri di Reggio Calabria per combattere in città il fenomeno dei reati di natura predatoria. I controlli hanno riguardato in particolare il quartiere Modena località Boschicello ed hanno consentito di effettuare 5 arresti.
E’ stata una giornata particolarmente movimentata ed intensa quella appena trascorsa per i carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, impegnati in un servizio di controllo straordinario del territorio cittadino nell’ambito di un piano di intensificazione dei controlli disposto dal Comando Provinciale di Reggio Calabria. Nel corso dell’operazione che ha visto sul campo l’impiego dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia reggina e delle Stazione di Rc.-Rione Modena, con il supporto dei militari della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione Sicilia, e dei Carabinieri del Nucleo Cinofili del G.O.C., sono stati intensificati i controlli di persone e veicoli con numerose perquisizioni domiciliari.
Le finalità del servizio erano principalmente rivolte a combattere il traffico ed il consumo di sostanze stupefacenti, ogni forma di reato di natura predatoria, nonché incrementare i controlli alla circolazione stradale al fine di ridurre l’incidenza degli incidenti stradali dovuti all’eccesso dell’assunzione di alcol prima di mettersi alla guida dei veicoli. Molto positivi i risultati del servizio. In particolare i militari della Stazione CC Rione Modena, nel corso di un controllo in località Boschicello, sotto la direzione ed il coordinamento della Centrale Operativa del Comando Provinciale hanno sorpreso cinque malviventi intenti a compiere un furto. I militari dell’Arma non credevano ai loro occhi quando hanno trovato una vera e propria squadra di operai intenta a smontare un capannone industriale, in un primo momento hanno creduto di trovarsi di fronte a degli operai veri ma poi approfondendo la vicenda hanno scoperto che i soggetti stavano commettendo un grave delitto.
Sono le ore 14.00 circa quando i militari in transito nei pressi dell’area dove sorge la ex-ditta “Vilardi Paolo”, impresa specializzata nella produzione del bergamotto e sottoposta a sequestro nell’ambito dell’operazione San Giorgio condotta contro la cosca “Libri”. All’opera, nella piazzale della ditta, cinque soggetti impegnati in un frenetico lavorio con una accurata suddivisione dei compiti, In particolare, mentre uno dei soggetti tagliava una trave in ferro della lunghezza di 10 metri del capannone industriale avvalendosi di una fiamma ossidrica, un altro lo aiutava agganciando la trave con un cavo fissato ad un braccio meccanico.
Sul posto vi era parcheggiato un grosso autocarro nella disponibilità dei malviventi, con rimorchio provvisto di un braccio meccanico per poter caricare i materiali a bordo del mezzo. Già il lavoro era in una fase avanzata, infatti venivano rinvenuti a fianco al rimorchio, già pronti per essere trafugati, n.104 travi in ferro di varie forme e della lunghezza di 10 metri l’uno. Dai primi accertamenti si evinceva che chi aveva la gestione dell’area sottoposta a sequestro, non sapeva nulla né aveva autorizzato attività di qualsiasi genere per cui i cinque soggetti venivano tratti in arresto in flagranza del reato di furto aggravato in concorso. Tutto il materiale ferroso, l’autocarro con braccio meccanico e la fiamma ossidrica venivano sottoposti a sequestro.
Queste le generalità dei cinque:
1. Nocera Giuseppe, reggino, classe 73, pregiudicato;
2. Maesano Antonino, reggino, classe 84, pregiudicato;
3. Maesano Salvatore, reggino, classe 52, incensurato;
4. El Arrouch Mohamed, marocchino, domiciliato a reggio calabria, classe 72, incensurato;
5. Rouchdi Mostafà, marocchino, domiciliato a reggio calabia, classe 73, incensurato.
I quali venivano sottoposti agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.