Questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Palmi hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palmi, Dottor Gaspare Spedale, su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Capo Dott. Giuseppe Creazzo, 7 persone, ritenute responsabili di aver costituito una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, ricettazioni e reati contro il patrimonio, in generale. L’attività investigativa, condotta dai militari della Stazione di Palmi con la direzione investigativa della Dott.ssa Giulia Pantano, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito di riscontrare l’esistenza di un sodalizio criminale di cui facevano parte, a vario titolo e con diverse funzioni, Condello Salvatore, originario di Gioia Tauro, di anni 33; Pisante Carmelina Claudia, originaria di Palmi, di anni 33; Condello Gaetano, originario di Gioia Tauro, di anni 40; Sgrò Francesco, originario di Melito di Porto Salvo, di anni 39, Torre Andrea, originario di Gioia Tauro, di anni 52; tutti destinatari di misura cautelare in carcere, nonché Pisante Domenico Antonio, originario di Palmi, di anni 32; e Pugliese Rosanna, originaria di Palmi, di anni 31, destinatari della misura degli arresti domiciliari. L’associazione criminale ha operato nell’intero territorio nazionale, compiendo una considerevole sequenza di azioni criminose, prevalentemente truffe in danno di note aziende operanti nel settore della moda, delle autovetture di lusso, dei gioielli, senza tralasciare la commissione anche di altre tipologie di reati contro il patrimonio, realizzando considerevoli profitti, talora reinvestiti nelle redditizie, illecite attività. Il modus operandi dell’associazione spaziava dall’utilizzo di false generalità, di utenze telefoniche intestate a prestanome e di assegni privi della copertura finanziaria alla stipula di falsi contratti e fideiussioni. Nell’ambito della stessa operazione, una ulteriore persona è stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza; sono ancora in corso, inoltre, le operazioni di sequestro di 5 attività commerciali e 2 conti correnti, intestati agli arrestati e ritenuti provento delle illecite attività (per la cui esecuzione la Procura della Repubblica si è avvalsa anche di personale specializzato della Guardia di Finanza); il valore dei beni oggetto del sequestro è in corso di quantificazione. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso i rispettivi luoghi di detenzione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi.
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