Foto dal web
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Dal palco del Teatro comunale è partita sabato sera l’avventura della Pro loco Soverato con la prima edizione del Premio Hippocampus 2010. Il presidente dell’associazione di promozione turistica, Peppe Chiaravalloti, ha regalato a tutti i presenti una cartolina con su impresso un gran cuore con la scritta: “Io amo Soverato”, volendo ricordare che ogni cittadino deve amare la propria città. Anche le hostess sono state molto originali, infatti, hanno indossato gli abiti delle “pacchiane”. Il Gran Galà si è aperto con i versi di Vito Maida, narrati da Salvatore Frangipane e con l’esibizione dei “Figli di Calabria”, che hanno proposto “Calabria” e “Gente di Calabria”. E la prima uscita pubblica della Pro loco ha segnato il rientro di questo gruppo, che è stato in auge negli anni ’70 e ’80, e che è formato Angelo Laganà e dai fratelli Matacera, Giacomo – attuale assessore provinciale alla Pubblica Istruzione – Pietro e Giovanni. Doverosi alcuni minuti di silenzio per ricordare la tragedia del camping Le Giare nel suo decimo anniversario. La presentazione è stata affidata a Corrado Corradini, che è stato affiancato da Chiaravalloti, e dalla vice-presidente, Emilia Zacchinelli, che ha evidenziato il numero di iscritti all’associazione (più di 200). «Abbiamo voluto come Pro loco ricordare – ha così sostenuto Chiaravalloti – il passato e ripercorre il presente assieme alla cittadinanza; sicuramente con le future edizioni del premio riconosceremo ad altre personalità attestati di stima e di affetto». E la prima ad essere premiata è stata la presidente della Provincia, Wanda Ferro, sempre vicina alla “perla dello Jonio”. Ad omaggiarla il sindaco di Soverato, Raffaele Mancini. La premiazione è proseguita con quella dell’arcivescovo Antonio Ciliberti (ritirato da don Massimo). Altro riconoscimento è stato dato al defunto Mario Munizzi, uomo poliedrico, amante della musica e del teatro: a ritirare il premio Sonia Munizzi, non in veste di assessore comunale alla cultura ma in quella di figlia di un grande padre. Sono stati anche premiati: l’Istituto salesiano “Sant’Antonio da Padova”, che da oltre un secolo cura l’educazione e la formazione scolastica; il defunto Antonio Calabretta che ha governato la città per ben 20 anni, per il quale ha ritirato il premio il figlio Gianni; Ulderico Nisticò, storico e opinionista; don Giorgio Pascolo, parroco di Soverato Superiore, che dal 1978 segue i suoi fedeli con amore e devozione; Gianvito Casadonte per il suo Magna Graecia Film Festival; Eusebio Chiefari, ricercatore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro; Maria Antonietta Macrina in Luly Tomaselli per il suo impegno sociale e per la fondazione della Sezione Avis “Rossella Anastasio” di Soverato. Infine è stato premiato il defunto Vito Maida per il quale ha ritirato il premio la commossa sorella Mela. Durante la serata è stato ricordato Vito Maida attraverso la lettura dei suo versi, carichi di amore verso la sua terra. All’evento hanno dato il loro contributo la Regione, la Provincia, il Comune di Soverato, l’Associazione “Calabresi nel mondo” e la Fondazione “Marincola-Politi”.

Gazzetta del Sud del 14.09.2010 – Maria Anita Chiefari

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