“Chiediamo chiarezza e l’assunzione di responsabilità al Commissario Croce e tutto il Consiglio comunale”. Nino Alibrandi, segretario generale della Fim Cisl, non concede più tempo agli attori protagonisti della vertenza Feluca. Anche oggi, in occasione della seduta del Consiglio comunale, i dipendenti hanno presenziato ai lavori aspettando di capire che ne sarà di loro. Al termine di una mattinata convulsa, il termine è stato spostato in avanti. “A domani, e sarà l’ultimo – spiega Alibrandi – domani mattina, infatti, alle 9 il Commissario Croce si incontrerà con i Capigruppo per discutere della proposta di revoca della delibera di costituzione della NewCo.
Le strade sono due: o il Commissario ritira la proposta di revoca e la delibera di costituzione della NewCo continua il suo percorso, oppure dovrà esporre le sue motivazione e il Consiglio comunale, aggiornato alle ore 10, dovrà votare in merito alla proposta di revoca”.
Un bivio, insomma, per i 17 lavoratori ex Feluca che rischiano, da lunedì prossimo, di non avere più un futuro. “Vogliamo una posizione – afferma Alibrandi – Ancora oggi, davanti alla fine della società, si continua a spostare la palla in avanti sperando che qualcun altro si assuma la responsabilità. Adesso non è più possibile, lunedì dobbiamo presentarci all’incontro all’Ufficio Provinciale del Lavoro con una posizione del Consiglio comunale”.
La Fim, però, ha nel mirino anche i dirigenti di Palazzo Zanca. “Sono stati effettuati tre solleciti per rispondere alla richiesta ufficiale che il Commissario Croce ha inviato ai dirigenti per conoscere, dipartimento per dipartimento, quali erano le spese affrontate per capire se il mantenimento della NewCo fosse o meno conveniente. Abbiamo assistito a troppa leggerezza anche dei dirigenti comunali e non comprendiamo perché Croce non prenda provvedimenti nei loro confronti. Di sicuro, nel caso in cui si dovesse arrivare a ricercare delle responsabilità legali punteremo il dito anche contro loro”.