merini aldaDopo un tour nei teatri calabresi – patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria – approda al “Rendano”, con il sostegno dell’Amministrazione comunale, lo spettacolo “Il segno clinico di Alda”, atto unico di Michele Caccamo, che lunedì 25 marzo (ore 20.30) calca il palcoscenico dello storico teatro cosentino.

La prima nazionale al Teatro “Cilea” della Città dello Stretto, il 21 marzo scorso, ha coinciso con la giornata mondiale della poesia e con l’anniversario della nascita della poetessa Alda Merini.

“Il segno clinico di Alda”, che rientra in un più ampio progetto denominato “Parole d’autore”, e’ uno spettacolo emozionante, ispirato a undici scritti inediti di Alda Merini, nel quale il poeta Michele Caccamo, lo scrittore e cantautore Edoardo De Angelis e l’attrice Luisella Pescatori uniscono la rappresentazione delle arti attorno al mito vivo, elegante e intensamente umano della Poesia in un caleidoscopio di musica e di visioni.

Lo spettacolo narra di un percorso immaginifico in cui Alda Merini racconta a Michele Caccamo il suo buio, la sua follia, il suo amore, il suo Dio, i suoi anni di manicomio, e quelle sue figlie partorite da un ventre di madre mutilata, che hanno reso poesia ogni suo istante di sopravvivenza. La poesia che ricostruisce, cuce e adatta sapientemente frammenti inediti avuti in dono da Alda Merini, ha la firma originale di Michele Caccamo, che la consegna sulla scena come fosse un messaggero delegato.

L’attenta ed elegante regia di Martino Palmisano condurrà, appassionandolo, lo spettatore in quello spazio metafisico in cui gli schemi saltano, dove non esiste una “normalità”, dove follia e genio creano l’arte che, nell’appartenere egualmente a tutti gli uomini, si rivolge anche ai più deboli, agli emarginati, agli apparenti sconfitti, e a quelli che della bellezza della vita hanno imparato il caro prezzo.

Il costo del biglietto è di 10 euro. Per informazioni e prenotazioni: prevendita@paroladautore.it. Prevendita anche presso l’Agenzia InPrimaFila. (Autore: Annarita Callari)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *