VIDEO della Polizia all’interno – I passamontagna già calzati, le armi in pugno, le bombole di gas, il sigillante e la miccia: tutto il materiale sequestrato dimostra inequivocabilmente che i cinque giovani sorpresi all’interno di un Fiat Fiorino (rubato il giorno prima) a circa 1000 metri da un supermercato dotato di cassa continua, stavano per assaltare un esercizio commerciale di Santa Venerina (CT) con l’intento di rapinare non soltanto il denaro contenuto nelle casse, ma anche quello custodito nella cassaforte, facendola saltare con la nota tecnica dell’acetilene. Un sesto complice è stato arrestato poco distante a bordo di autovettura “pulita” che doveva servire per la fuga. Questo in sintesi l’esito di una operazione della Squadra di P.G. del Compartimento della Polizia Stradale di Catania portata a termine sabato scorso, con la preziosa collaborazione dei colleghi del Commissariato di P.S. di Acireale.

I fatti:

nella giornata di venerdì scorso, personale della Squadra di P.G. del Compartimento della Polizia Stradale di Catania, nel corso della propria attività info-investigativa, aveva appreso che alcuni pregiudicati avevano intenzione il giorno successivo di perpetrare una rapina nella zona di Guardia – Santa Venerina, utilizzando una o più autovetture rubate. Venivano quindi effettuati sin dalla prima mattinata di sabato numerosi servizi di perlustrazione delle zone in abiti civili e con autovetture di serie lungo le strade che collegano Guardia Mangano a Santa Venerina, con l’ausilio, data la vastità del territorio, di altri equipaggi del Commissariato di P.S. di Acireale.

Il servizio predisposto in modo da poter tenere sotto osservazione tutte le principali via di comunicazione dava i suoi frutti: dopo aver vanamente sottoposto a controllo alcune autovetture di passaggio, alle ore 08.10 circa alcune pattuglie impegnate in un posto di osservazione sulla via Palombaro, all’altezza del cimitero di Santa Venerina, notavano salire in direzione del centro abitato di Santa Venerina un furgone Fiat Fiorino con due giovani a bordo, ambedue stranamente indossanti un copricapo in panno fino all’altezza degli occhi. Il personale pertanto provvedeva ad intimare l’alt al veicolo per sottoporlo a controllo. Gli stessi, non appena fermatisi, innestavano la retromarcia tentando di sottrarsi al controllo, ma venivano tempestivamente bloccati da un’autovettura del personale operante che li superava e chiudeva loro ogni possibile via di fuga. A quel punto venivano bloccati il conducente ed il passeggero. Quest’ultimo, poi identificato in P.A.O., veniva sorpreso mentre aveva tra le mani, immediatamente pronto all’uso, tenuto tra le gambe e con le canne puntate verso il basso, un fucile a canne mozze carico con due cartucce a pallettoni.

Nel contempo altro personale provvedeva a controllare il vano di carico, non visibile dall’esterno per mancanza di finestrini: proprio in quel momento si apriva una delle porte ed un soggetto con il volto completamente travisato con un passamontagna bianco (ricavato dalla manica di un maglione) ed una pistola in pugno tentava di saltare dal furgone per fuggire, ma veniva immediatamente bloccato ed immobilizzato a terra. Questi poi veniva identificato per M.M., mentre la pistola si accertava essere un’arma giocattolo marca Bruni modificata ed idonea a sparare cartucce vere, completa di caricatore rifornito con quattro cartucce vere cal. 9.

Non appena bloccato M.M., i poliziotti si accorgevano che all’interno del vano posteriore del furgone vi erano altre due persone, con il volto travisato da passamontagna, che venivano immediatamente immobilizzate. Le stesse poi venivano identificate per M.A. e P.F.

All’interno del furgone veniva rinvenuto un piccolo zaino contenente una miccia per esplosivi lunga circa 5 metri ed una bomboletta sigillante auto espandente, ed un altro zaino più grande contenente 2 bombole unite da due cinghie, di “acetilene” con tubi di raccordo.

Si accertava inoltre che il furgone Fiat Fiorino era stato rubato il giorno precedente nella zona di Acicatena.

Successivamente veniva arrestato un sesto soggetto, R.G., trovato in evidente stato di attesa in una stradina di campagna lì vicino, a bordo di autovettura “pulita” con tutto l’occorrente per cambiarsi d’abito: maglie, pantaloni e scarpe, di cui lo stesso non sapeva ovviamente dare contezza. Vicino a lui vi era un’altra autovettura parcheggiata, risultata in uso ad M.M.

Terminate le ricerche, si appurava che a circa 1000 metri dal punto in cui era stata fermato il Fiat Fiorino, all’inizio del centro abitato di Santa Venerina, vi è un supermercato dotato di una cassa continua che, per tipologia, poteva senza dubbio essere l’obiettivo dei rapinatori appena fermati.

È noto infatti che in passato sono stati fatte saltare i bancomat o le casse continue di esercizi commerciali propri con tali modalità, utilizzando cioè un gas altamente infiammabile come l’acetilene, con il quale saturare l’interno della cassaforte, dopo averla sigillata con materiale tipo poliuretano espanso, innescando poi l’esplosione con una miccia.

Tutti i fermati venivano tratti in arresto per tentata rapina aggravata in concorso, porto abusivo di armi alterate e clandestine, ricettazione e resistenza.

Nell’abitazione di uno degli arrestati venivano rinvenute altre micce dello stesso tipo, nonché materiale utile per futuri accertamenti.

Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’A.G. procedente.

Di seguito i nomi degli arrestati:

MAUGERI Alfio, di anni 34, residente ad Acireale, pregiudicato per reati contro il patrimonio e droga;

MUSMECI Marco, di anni 20, residente ad Acireale, pregiudicato in materia di stupefacenti;

PAPPALARDO Alfio Orazio, di anni 26, residente a Riposto, pregiudicato per reati contro il patrimonio;

PATANE’ Francesco, di anni 32, residente ad Acireale, pregiudicato per reati contro il patrimonio e droga; era anche agli arresti domiciliari per altro reato;

MURABITO Alessandro, di anni 35, residente ad Acicatena, incensurato;

ROVITO Gianluca, di anni 29, residente ad Acicatena, pregiudicato per reati contro il patrimonio e droga.

 La Direzione del Compartimento di Polizia Stradale di Catania

 

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